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A Bologna torna il Future film festival, ma per la prima volta nessuno sponsor privato: “Sono tutti a Expo”

BOLOGNA - A Bologna torna il Future film festival

Pubblicato:04-05-2015 14:14
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:18

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cinemaBOLOGNA – A Bologna torna il Future film festival (Fff), dedicato alle tecnologie applicate all’animazione, al cinema, ai videogame e ai new media. Un’edizione, la 17esima, che si svolgerà dal 5 al 10 maggio ma deve fare i conti con un budget dimezzato: per la prima volta, infatti, sono del tutto assenti gli sponsor privati. Colpa dell’Expo, dicono gli organizzatori, perchè l’evento di Milano ha di fatto cannibalizzato le risorse.

cinemaIl festival, così, quest’anno si regge grazie ai fondi della Regione Emilia-Romagna (50.000 euro), del Comune di Bologna (24.000 euro), della Fondazione del Monte (per la sezione Future film kids) e di Cna (impegnata nelle iniziative di contatto tra le imprese locali e l’Expo del 2020, che sarà a Dubai). Nel bilancio, come voce negativa, va inserito anche il finanziamento che in passato erogava la Provincia, nel frattempo sostituita dalla Città metropolitana. L’Expo “sarà certamente un’esposizione molto bella e che rilancerà l’economia, come ci dicono da tutte le parti, ma intanto- dichiara Oscar Cosulich, uno dei direttori artistici del festival- ha fatto sì che tutti gli sponsor privati siano finiti lì”. Si innesca così una “forte sperequazione negli investimenti” e l’ennesimo caso di “miopia industriale” in Italia, aggiunge Cosulich: non è un caso, così, che già circoli voce di “alcuni festival in altre regioni, apparentemente più floridi che forse non si faranno”. A questo punto, c’è da sperare che la presenza degli sponsor all’Expo “renda e l’anno prossimo permetta di avere molti più soldi da investire anche per noi- conclude Cosulich- e per tutte le dimensioni culturali, perché oggi la cultura è in affanno in tutta Italia” a causa di una “tendenza suicida” in base a cui si ritiene sia “più giusto e facile” investire su altri settori.

cinemaIl tema Expo, intanto, torna anche nel filo conduttore scelto per questa edizione, ovvero “Eat the future”. Un modo per evitare “l’appiattimento sulla visione del cibo che nel 2015 l’Expo ci impone- spiega l’altra direttrice artistica del festival, Giulietta Fara- attraverso una riflessione sul come la fantascienza e l’horror vedono l’elemento del cibo nel futuro o in un presente fantastico”. Anche con la 17esima edizione gli organizzatori sono “riusciti a mantenere un programma di alto livello e reinventarsi, ogni anno- commenta l’assessore comunale alla Cultura, Alberto Ronchi- per vincere la sfida dello stare sul terreno dell’innovazione”. In questo contesto, la conferma dei fondi assegnati da Palazzo D’Accursio rappresenta un “risultato molto importante- sottolinea Ronchi- vista la situazione complessiva degli enti locali, che non è particolarmente brillante”. Il festival “ogni anno si arricchisce di ulteriori elementi di eccellenza”, aggiunge l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, confermandosi quale punto di riferimento “non solo per la nostra regione, ma a livello nazionale ed internazionale”.


quei bravi ragazziPer questo, a partire dal prossimo anno Mezzetti conta di poter aumentare gli stanziamenti di viale Aldo Moro per iniziative di questo genere: con l’entrata in vigore della nuova legge 20 sul cinema, infatti, saranno disponibili tra i quattro ed i 4,5 milioni di euro in finanziamenti. Tra gli eventi in programma, si segnala la proiezione di chiusura con “Quei bravi ragazzi”, nella versione rimasterizzata da Martin Scorsese per il 25esimo anniversario dell’uscita del film; ad organizzare l’appuntamento è la Cineteca, che riproporrà la pellicola anche a giugno, nell’ambito della rassegna “Sotto le stelle del cinema”.

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di Maurizio Papa

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