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A New York è il giorno di The Donald, l’ex presidente incriminato

L'inchiesta riguarda pagamenti per 130mila dollari, che un ex avvocato di Trump avrebbe fatto nel 2016 alla pornostar Stephanie Clifford

Pubblicato:04-04-2023 15:23
Ultimo aggiornamento:05-04-2023 09:34

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ROMA – A New York è il giorno di Donald Trump, primo ex presidente degli Stati Uniti a essere incriminato. Oggi, la serata in Italia, nel corso di un’udienza preliminare i magistrati di Manhattan decideranno se ci sono abbastanza prove per procedere contro di lui. L’inchiesta coordinata dall’attorney distrettuale Alvin Bragg riguarda pagamenti per 130mila dollari che un ex avvocato di Trump avrebbe fatto nel 2016 a Stephanie Clifford, attrice pornostar nota come Stormy Daniels, che anni prima aveva avuto una relazione con l’ex presidente (all’epoca già sposato con la moglie Melanie). L’obiettivo, stando all’accusa, sarebbe stato convincere la donna a mantenere questi trascorsi riservati. I soldi sarebbero stati versati dall’avvocato, Michael Cohen, poi rimborsato da Trump per spese di carattere “legale”. L’accusa, per via di questa classificazione, sarebbe di aver falsificato registri contabili. Un reato, questo, che a New York ha implicazioni penali.

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La posizione di Trump si aggraverebbe nel caso i magistrati ritenessero che l’illecito sia stato compiuto con l’intento di nascondere un altro reato. Secondo la stampa americana, nel caso specifico il reato da coprire potrebbe essere stata una violazione delle norme in materia di finanziamento della campagna elettorale con un’aggravante di evasione fiscale. Il nesso con il voto, vinto da Trump in quello stesso 2016, sarebbe costituito dal fatto che l’allora candidato alla presidenza non avrebbe voluto far sapere ai cittadini americani della relazione con Stormy Daniels ritenendo che quella vicenda avrebbe potuto penalizzarlo.


Negli Stati Uniti le condanne per frodi di rilievo penale possono comportare fino a cinque anni di carcere, ma in molti casi i magistrati decidono per la sola libertà vigilata o per multe. La vicenda giudiziaria ha comunque un rilievo politico. Lo conferma l’ordine di allerta per migliaia di poliziotti predisposto a New York per scongiurare disordini da parte di sostenitori di Trump in occasione dell’udienza. Secondo diversi osservatori, però, anche in caso di condanna è improbabile che all’ex presidente sia preclusa la possibilità di candidarsi in vista delle elezioni per la Casa Bianca del 2024.

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