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VIDEO | Console ucraino a Napoli: “Fermare tutti gli eventi culturali con i russi”

Kovalenko si riferisce allo spettacolo previsto questa sera al teatro San Carlo di Napoli, quando ballerini russi e ucraini si esibiranno insieme a favore della pace

Pubblicato:04-04-2022 13:44
Ultimo aggiornamento:04-04-2022 15:05

teatro san carlo di Napoli
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NAPOLI – “Chiediamo di fermare tutti gli eventi culturali e sportivi a cui partecipano cittadini della federazione russa”. Lo ha chiesto il console ucraino a Napoli Maksym Kovalenko, che ha incontrato i giornalisti fuori alla sede del consolato nel centro direzionale di Napoli per ribadire la propria contrarietà all’evento in programma questa sera nel teatro San Carlo di Napoli, quando ballerini russi e ucraini si esibiranno insieme a favore della pace. Il console si è presentato ai cronisti mostrando delle fotografie del massacro avvenuto a Bucha.

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“Non possiamo assolutamente accettare uno spettacolo culturale – ha spiegato Kovalenko – perché l’83% dei russi supporta Putin, supporta il suo regime, quindi la guerra in Ucraina. Presento le foto di quanto sta avvenendo a Bucha per ribadire che è per questo motivo che non possiamo accettare l’organizzazione di eventi culturali o sportivi. Abbiamo una guerra terribile, abbiamo tante vittime. Dopo tutti questi morti non possiamo abbracciare i russi. Contro Putin non possiamo rivolgere abbracci, contro Putin dobbiamo combattere. I russi li abbracciamo solo quando la guerra sarà finita”. 


È IN ATTO UN GENOCIDIO, TERRORISMO A BUCHA

“Per noi è in atto un genocidio” – dice Kovalenko mostrando ai cronisti le foto del massacro avvenuto a Bucha-. “Mostro queste foto – spiega – perché noi siamo europei, ucraini e italiani, e forse si sta dimenticando la seconda guerra mondiale, tutti i morti che ci sono stati, milioni di civili morti, bambini, donne. Dobbiamo ricordare quel conflitto e fermare questa guerra. La guerra tra Ucraina e Russia è iniziata come la seconda guerra mondiale“. “È passato più di un mese dall’inizio della guerra – continua Kovalenko – e in questi giorni sembra di rivedere le immagini della seconda guerra mondiale. Nella città di Bucha, che si trova non troppo distante da casa mia a Kiev, stanno uccidendo tutti, sia uomini che donne che bambini. Lo consideriamo come un atto di terrorismo da parte della Russia”.

KOVALENKO: “INACCETTABILE TENTATIVO DI CHIUDERE UN OCCHIO SULLE ATROCITÀ”

Il console ucraino a Napoli ha presentato una lettera inviata al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e alla direzione del Massimo napoletano per chiedere di “fare il possibile per evitare l’organizzazione di qualsiasi evento che potrebbe denigrare nella coscienza pubblica la lotta degli ucraini contro l’audace aggressore a favore della propaganda russa e la normalizzazione delle relazioni con la Russia”. “Gli appelli alla pace sono naturali – si legge nella nota inviata da Kovalenko – ma devono essere indirizzati al Paese aggressore. Nessuno vuole la pace quanto gli ucraini, che da più di un mese combattono per il proprio Paese, la libertà, la giustizia e la democrazia. Gli eventuali abbracci sul palco tra artisti ucraini e russi sarebbero un’assoluta mancanza di rispetto per l’impresa quotidiana del popolo ucraino che si oppone a uno degli eserciti più potenti al mondo, alle vittime di questa guerra, alle piccole vite perse, ai milioni di profughi”.

L’evento programmato “nonostante le buone intenzioni – prosegue il console – è un tentativo di chiudere un occhio su tutte le atrocità che accadano in Ucraina trovando, in questo modo, una soluzione semplice non possibile. Considero inaccettabile che si organizzi un evento con lo slogan riconciliazione di russi e ucraini”.

Il console, incontrando i giornalisti fuori alla sede del consolato, ha spiegato di non aver visto “nessuna lettera aperta contro Putin firmata dai ballerini russi, né loro hanno mai affermato di essere contro la guerra. Per noi queste persone usano la bandiera ucraina e la guerra per presentare i loro eventi. È una speculazione, non è accettabile”.

Kovalenko ha affermato di aver provato a contattare i ballerini ucraini che si esibiranno al San Carlo, ma di non aver ricevuto risposta. “Ad ogni modo – ha spiegato – noi viviamo in Europa, crediamo nei valori della democrazia e della libertà. Quindi per noi ogni persona ha la libertà di fare quello che sente, ma ha anche la responsabilità delle proprie azioni. Noi possiamo limitarci a presentare la nostra posizione, che è chiara: non possono esistere eventi a cui partecipano russi e ucraini insieme. A fronte di una guerra terribile, con tanti bambini uccisi, tante donne uccise, tanti civili uccisi, non possiamo accettarlo”. “Non è il primo spettacolo a cui partecipano questi ballerini ucraini. L’hanno già fatto a Parigi – ha aggiunto il console – e la risposta della comunità francese e dell’ambasciata a Parigi è stata la stessa, il nostro messaggio è questo: se i russi vogliono fermare la guerra devono prima cambiare la situazione politica che c’è in Russia. Solo e soltanto dopo potremo organizzare eventi insieme. Per favorire la pace l’unica cosa che si può fare è fermare la guerra”.

“MANIFESTAZIONE DI PROTESTA? SE SARÀ POSSIBILE VERRÀ ORGANIZZATA”

Abbiamo una comunità grandissima a Napoli, conta circa 25mila persone – spiega Kovalenko-. Oltre a questi abbiamo tanti profughi ucraini che avevano parenti di Bucha, Irpin, di altre città distrutte, dove ci sono tanti morti. Tanti ucraini che vivono qui sono molto arrabbiati per questo spettacolo”.

Sulla pagina Facebook del consolato due giorni fa è apparso un post che esortava “prima dell’inizio di questo spettacolo sanguinoso” a esibire “poster e foto di città ucraine distrutte, bambini feriti, donne, nostri nonni” da mostrare “a tutti coloro che vorranno partecipare questo evento”. “Non sappiamo se ci sarà o no una manifestazione questa sera fuori al San Carlo. Noi siamo a Napoli e rispettiamo tutti la legge italiana. Ma – ha spiegato il console – se sarà possibile per i nostri cittadini ucraini che vogliono provvedere a organizzare una manifestazione, allora questa manifestazione ci sarà”.

Kovalenko ha comunque affermato che lui questa sera non parteciperà ad eventuali manifestazioni di protesta fuori al San Carlo.

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