NEWS:

Ai Grammy il video-messaggio di Zelensky: “Riempite il silenzio della morte con la musica”

Durante la cerimonia degli 'Oscar della musica' l'invito a dire "la verità su questa guerra, in qualsiasi modo"

Pubblicato:04-04-2022 09:51
Ultimo aggiornamento:04-04-2022 11:12

zelensky_grammy
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto questa notte alla cerimonia di premiazione dei Grammy Awards ‘gli Oscar della musica’, con un video-messaggio. “Cosa è più lontano dalla musica?- domanda in inglese Zelensky- Il silenzio delle città distrutte e delle persone uccise. I nostri bambini disegnano i razzi che cadono, non le stelle cadenti. Oltre 400 bambini sono stati feriti e 153 sono stati uccisi e non li vedremo più di segnare”, aggiunge.

Negli scorsi giorni si era ipotizzata la presenza del leader ucraino alla notte degli Oscar, dopo l’invito di una delle conduttrici, poi non concretizzatasi. Un invito, è facile immaginare, doppiamente gradito per Zelensky, visto che prima di entrare in politica il presidente ucraino era un attore, diventato celebre con una serie tv, ‘Servant of the people’, da oggi disponibile anche in Italia.

LEGGI ANCHE: Agli Oscar 2022 potrebbe apparire anche Zelensky


Da stasera in tv la serie di Zelensky ‘Servant of the People’

“I nostri musicisti mettono il giubbotto antiproiettile invece dello smoking. Cantano per i feriti, in ospedale, anche per quelli che non possono ascoltarli. Ma la musica passa comunque. Difendiamo la nostra libertà di vivere, di amare, di suonare. Nella nostra terra stiamo combattendo la Russia, che porta un orribile silenzio con le sue bombe. Il silenzio della morte. Riempite il silenzio con la vostra musica. Fatelo oggi. Per raccontare la nostra storia”. Quindi l’appello a non tacere: “Dite la verità su questa guerra, sui vostri social network, in tv. Sosteneteci in qualsiasi modo. Ma non con il silenzio. E la pace verrà”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it