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VIDEO | Castrazione chimica, Bonino: “Ci vuole giustizia, non vendetta”. Fedeli: “È violenza su persona”

Le opinioni delle due senatrici a proposito della proposta respinta in aula alla Camera grazie al voto dei 5 stelle con le opposizioni

Pubblicato:04-04-2019 07:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:19

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ROMA – Sulla castrazione chimica “io sono contraria, non mi pare che sia quello il modo, la deterrenza più adeguata. So perfettamente che altri Paesi la usano, so perfettamente che però ci sono molti dubbi sulla reversibilità, sugli effetti collaterali. Quello che si cerca è giustizia, non vendetta”. Così alla Dire la senatrice Emma Bonino a margine della presentazione di #AltraEuropa-Manifesto per le elezioni europee 2019, a proposito della proposta di castrazione chimica respinta lunedì in aula alla Camera grazie al voto dei 5stelle con le opposizioni.


All’evento ha preso parte anche la senatrice Valeria Fedeli che sull’argomento ha dichiarato: “Io continuo a pensare che noi le leggi per punire le abbiamo, la castrazione chimica è una violenza sulla persona”. “La persona, come dice anche la nostra legislazione- aggiunge Fedeli- va messa in carcere e va rieducata, perché questa è la funzione della privazione di libertà. Io penso che noi dobbiamo puntare molto di più sull’educazione, sull’istruzione, sulla qualità dei rapporti tra uomo e donna, tra ragazzo e ragazza. Come dice la legge italiana, che ha recepito la Convenzione di Istanbul, dobbiamo prevenire, perché fino a quando non si previene si continuerà solo intervenire su fatti gravi, che purtroppo subiscono prevalentemente le donne. Non bisogna “schiacciarsi solo sul contrasto alle violenze”, insiste Fedeli, ma guardare ai “tanti elementi della nostra società che non vengono considerati come elementi che incidono sulle discriminazioni. Penso, ad esempio, al tasso di occupazione delle donne, come se fosse normale avere un divario occupazionale”. Quello che va messo al centro, conclude Fedeli, “è che la questione che riguarda la condizione delle donne oggi in Italia e in Europa non è un tema che riguarda le donne ma l’insieme della società”.”Io continuo a pensare che noi le leggi per punire le abbiamo, la castrazione chimica è una violenza sulla persona”.

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