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ROMA – Torna a Perugia dal 6 al 10 aprile il Festival Internazionale del Giornalismo: oltre duecento eventi, tra cui incontri-dibattito, interviste, film e documentari, presentazioni di libri, workshop, serate teatrali, ed oltre cinquecento speaker da trentaquattro paesi diversi e, come sempre, tutto rigorosamente a ingresso libero e in live streaming.
Nei vari incontri verranno affrontate numerose tematiche relative al mondo dell’informazione, tra cui fact-checking, data journalism, explanatory journalism, il ruolo giornalistico delle piattaforme, paywall vs crowdfunding, l’era dei video e del mobile, robot journalism, il coinvolgimento dei lettori e il ruolo civico dell’informazione, il giornalismo mobile first, social networks vs media mainstream e molto altro. Inoltre, si parlerà anche di attualità: dai migranti, le guerre, il terrorismo, l’Europa in crisi e le nuove sfide della democrazia, la privacy e la sorveglianza di massa, la libertà di espressione, fino alla riflessione intorno al mondo della letteratura, della musica e dello sport; non mancherà un incontro per indagare sul caso di Giulio Regeni, alla luce dei recenti sviluppi.
La decima edizione del festival ospiterà l’installazione ‘Anything to Say?’ dell’artista Davide Dormino, per la prima volta in Italia. La scultura di bronzo ritrae a grandezza naturale, in piedi sopra tre sedie, le figure di Edward Snowden, Julian Assange e Chelsea Manning, che hanno avuto il coraggio di dire no all’intrusione della sorveglianza globale e alle bugie che portano alla guerra. La quarta sedia è vuota e serve per invitare il pubblico all’azione prendendo posizione simbolicamente al fianco delle tre figure.
L’hashtag ufficiale della manifestazione sarà #ijf16
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