Uganda, il giudice ordina di cambiare i nomi delle strade e “decolonizzare” Kampala

La capitale ugandese Kampala dirà addio ai monumenti del colonialismo britannico e introdurrà nuovi nomi alle strade delle sue città

Pubblicato:04-03-2025 20:34
Ultimo aggiornamento:04-03-2025 20:53
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ROMA – La capitale ugandese Kampala dirà addio ai monumenti del colonialismo britannico e introdurrà nuovi nomi alle strade delle sue città, ancora oggi intitolate a “criminale” e a “figure storiche controverse”: a deciderlo il giudice dell’Alta corte Musa Ssekaana, con una sentenza che ha accolto una campagna locale di sensibilizzazione.

Secondo il quotidiano New Vision, il provvedimento impegna l’amministrazione cittadina, al quale è stato già notificato. Le misure dovrebbero “colpire” tra gli altri il maggiore generale Henry Edward Colville, uno dei primi commissari del protettorato dell’Uganda, e Frederick Lugard, funzionario coloniale noto per i soprusi a danno della popolazione.

La sentenza è il punto di arrivo di una campagna che già nel 2020 aveva permesso di raccogliere oltre 5.800 firme. La richiesta, sotto forma di petizione, era di “decolonizzare e rinominare” decine di strade e di statue.

La via giudiziaria è stata invece intrapresa dall’attivista John Ssempebwa. La sua tesi, alla base di una causa, è che le strade e i parchi intitolati dai britannici durante l’epoca coloniale violino il diritto degli ugandesi “alla dignità e alla libertà da trattamenti crudeli”.

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