NEWS:

A otto dall’incendio di Città della Scienza, incontro con Carfagna e Franceschini

La ministra per il Sud e la Coesione territoriale e il ministro della Cultura hanno partecipato da remoto alla tavola rotonda dal titolo "Ri-costruire per il futuro"

Pubblicato:04-03-2021 15:28
Ultimo aggiornamento:04-03-2021 16:14

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

NAPOLI – “Convocherò presto la Cabina di regia su Bagnoli, anche in deroga alla prassi degli incontri a scadenza semestrale. In quella sede istituzionale avremo la possibilità di verificare lo stato di bonifica del sito e di intraprendere le misure necessarie a procedere speditamente”. È l’annuncio fatto questa mattina dalla ministra per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, in un videomessaggio trasmesso in occasione dell’iniziativa ‘Città della Scienza: ri-costruire per il futuro’. “Non possiamo permetterci- ha spiegato la ministra – che conflitti politici e contenziosi rallentino l’opera di bonifica e di ricostruzione. Le risorse ci sono, serve la collaborazione di tutti per non sprecarle. Bagnoli non può essere l’ennesima occasione persa a causa dell’incapacità di fare squadra per il bene del nostro territorio”. “Questo governo si è dato il compito di porre un argine agli effetti della pandemia e preparare una ripartenza, grazie soprattutto alle risorse messe a disposizione dall’Unione Europea. Ma né il governo, né l’Europa possono fare tutto da soli, senza uno sforzo straordinario di responsabilità ed efficienza da parte di tutta la classe dirigente meridionale”, ha concluso la ministra per il Sud.

“Conosco bene l’importanza che Città della Scienza e l’intera area di Bagnoli rivestono per il nostro territorio – aggiunge Carfagna -. L’incendio del 2013 ha rappresentato una ferita enorme che ancora non è stata rimarginata. La costruzione di un nuovo spazio espositivo oggi è una priorità che dovrà essere perseguita con la massima rapidità e con il massimo dell’attenzione perché rappresenta un passo in avanti per la rinascita dell’intera area di Bagnoli”.

FRANCESCHINI: “PER CITTÀ DELLA SCIENZA ACCELERARE PROGETTO RIPARTENZA

“A otto anni da quell’incendio va dato atto a chi ha guidato il museo e a Riccardo Villari che è stata fatta una operazione di rivitalizzazione con 200mila visitatori all’anno e iniziative didattiche formative. Ora c’è bisogno che tutte le parti coinvolte remino nella stessa direzione per accelerare il progetto di ripartenza. Da questo punto di vista il ministero sarà assolutamente disposto a collaborare con tutte le istituzioni locali e nazionali”. Lo ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini durante la tavola rotonda.


LEGGI ANCHE: VIDEO | Bagnoli, Villari: “Guardiamo alla Ruhr, riconversione è possibile”

DE LUCA: “PROGETTO CHIAVE CHE CAMPANIA PUÒ PROPORRE PER RECOVERY”

Riusciamo a ricondurre Bagnoli in un grande progetto di trasformazione urbana che potrebbe essere uno dei progetti chiave che la Campania propone al governo per il Recovery plan? Questo è uno dei grandi progetti di sviluppo che a mio parere potrebbe dover contare su finanziamenti europei. La concretizzazione di un progetto del genere potrebbe davvero cambiare il destino di una intera comunità, non solo Napoli ma l’intera Campania”. È la proposta lanciata dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in occasione di una tavola rotonda organizzata a otto anni dall’incendio di Città della Scienza.

ARCURI: “IN PRARU C’È TUTTO. FALSO CHE NON SI STA FACENDO NULLA”

Fino a luglio 2019, quindi fino a 20 mesi fa, l’area di Bagnoli era sequestrata, era complicato intervenire fattivamente sulla stessa. La colmata non è stata ancora consegnata né al commissario né al soggetto attuatore. Si ipotizza che questa consegna possa avvenire nel corso di quest’anno. Ritenere che a Bagnoli non stia succedendo nulla non è vero”. È la considerazione espressa dall’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri sul progetto per la rigenerazione urbana del Sin di Bagnoli-Coroglio.

“Il progetto per la nuova Bagnoli c’è già – rende noto Arcuri – ed è contenuto in un documento formale che è legge. Certamente, ritenere che si debba ancora pensare a cosa farne di Bagnoli contrasta con i contenuti e lo stato giuridico del Praru”. “Noi in questi anni – precisa – abbiamo fatto 64 gare, avviato 11 cantieri, alcuni dei quali si sono conclusi, stiamo facendo la bonifica dell’eternit, siamo pronti a continuare le attività di bonifica nei tempi che sono stati già detti, abbiamo cercato e ottenuto un accettabile condivisione della molteplicità degli attori in gioco. Ci siamo trovati in una condizione in cui le opere infrastrutturali realizzate con i fondi europei, la Porta del parco su tutti ma non solo, erano stati realizzati con fondi ma non rendicontati. Ci siamo caricati l’onere di risolvere anche questa questione con l’Ue. Alla luce dei vincoli e dell’unità di tempo, credo che sia stato fatto tutto e anche un po’ di più rispetto a quel che si poteva fare”. “È stata costruita la nuova Bagnoli? No – rimarca Arcuri – ma dire che non è stato fatto niente è davvero ingeneroso. Dobbiamo correre nei prossimi mesi, certo che sì, esiste un piano, è legge, e bisogna realizzarlo, ci sono risorse e bisogna concretamente e nel rispetto delle norme utilizzarle”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it