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A Ostia pronto il piano per abbattere il lungomuro. Raggi alle opposizioni: “Fate pace col cervello e votate sì”

La sindaca di Roma oggi insieme alla presidente del Municipio X, Giuliana Di Pillo, ha partecipato all'inizio della demolizione delle strutture abusive dell’ex stabilimento 'L’Arca'

Pubblicato:04-03-2020 11:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:05

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ROMA – “Già da tempo il Municipio sta tentando di approvare il Piano di utilizzo degli arenili (Pua), ma le opposizioni si stanno opponendo perché evidentemente vogliono lasciare lo status quo. Allo stesso tempo protestano e ci chiedono di abbattere il Lungomuro. Per farlo, si può procedere con gli abbattimenti singoli, come stiamo facendo questa mattina con una procedura più lunga, oppure si può procedere con l’approvazione di questo piano che prevede la messa a bando degli spazi e quindi il conseguente abbattimento di tutte le strutture abusive. Non c’è un’altra strada, le opposizioni dovrebbero fare pace con il cervello e soprattutto approvare il Piano in Consiglio in modo tale che si possa procedere più velocemente”. Lo ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che oggi insieme alla presidente del Municipio X, Giuliana Di Pillo, ha partecipato all’inizio della demolizione delle strutture abusive dell’ex stabilimento “L’Arca”, a Ostia. 

Nel Pua, ha precisato Di Pillo, “ci sarà tutta una diversa disposizione della costa e delle concessioni, che saranno tutte rimesse a bando. Sono previsti numerosi abbattimenti perché il piano è previsto con percentuali minori di costruzioni rispetto ad adesso. Recuperermo molta spiaggia libera, con l’approvazione del Pua arriveremo al 65% di spiagge libere contro il 48% di adesso“.

AL VIA LAVORI DEMOLIZIONE EX STABILIMENTO ‘L’ARCA’

È iniziata oggi, con l’abbattimento dei manufatti abusivi, la bonifica dell’area del litorale di Roma, a Ostia, dove sorge l’ex stabilimento “L’Arca”. L’obiettivo del Campidoglio è garantire un maggiore tratto di arenile alla pubblica fruizione, nel quale siano destinati servizi gratuiti alla collettività. Addio degrado e abbandono, in quell’area nascerà una nuova spiaggia libera per cittadini e turisti. I lavori di demolizione, il cui costo è di 130mila euro iva esclusa, sono partiti alla presenza della Sindaca di Roma Virginia Raggi e della presidente del Municipio X Giuliana Di Pillo. Così una nota del Comune di Roma.


L’area demaniale marittima data in concessione alla ex Colonia marina fa parte dell’insieme delle strutture balneari sviluppatesi sull’arenile di Castel Fusano a partire dal secondo dopoguerra, quando, insieme alla ricostruzione degli stabilimenti balneari di Ostia Ponente e Levante andati distrutti dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, iniziò la realizzazione degli impianti balneari nella parte di litorale corrispondente al lido di Castel Fusano. Il Dipartimento Urbanistica di Roma Capitale ha ricostruito l’iter tecnico-amministrativo che ha portato alla realizzazione dell’impianto balneare: è risultato non legittimo il permesso a costruire in sanatoria rilasciato per l’area demaniale.

Come dichiara la sindaca Virginia Raggi l’Amministrazione capitolina dice sì al lungomare e no al lungomuro, per questo sono stati abbattuti oggi in questo punto del litorale di Roma dei manufatti abusivi che per troppi anni sono stati simbolo di degrado e abbandono. La Sindaca sottolinea poi che tutta l’area verrà riqualificata: diventerà una spiaggia libera per romani, residenti del Municipio X e turisti. Ma soprattutto sarà restituita a tutti la vista del mare. Ricorda infine che l’anno scorso sono stati abbattuti una serie di chioschi abusivi tra cui quello della Spiaggetta. Ora proprio lì sarà inaugurata una nuova spiaggia libera, tutta riqualificata e pronta ad essere utilizzata da cittadini e turisti. La presidente del X Municipio Giuliana Di Pillo afferma che prosegue il cammino dell’Amministrazione all’insegna della legalità e del Mare per tutti, un impegno preso con tutti i cittadini. Oltre ad abbattere il lungomuro si dà così dignità e decoro al Lungomare di Ostia e ad un territorio ricco di storia che merita di essere valorizzato e non sfruttato.

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