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Coronavirus, Renzi: “Messaggi chiari, serve uno che comandi. Nessuna crisi di governo”

"Niente governissimo. E niente cultura del sospetto"

Pubblicato:04-03-2020 10:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:05
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ROMA – “Serve uno che decide, che non è l’uomo solo al comando”. Lo dice Matteo Renzi a Circo Massimo su Radio Capital, sull’emergenza del coronavirus. Renzi sottolinea che “questa vicenda dimostra” come sia necessario “uno che decide” che “non è l’uomo solo al comando altrimenti la catena di comando si spezza. Il primo argomento è sanitario, bisognerebbe chiedere che ci sia una catena di comando chiara, per cui se siamo in emergenza, legata al fatto che il virus è molto contagioso. Io non sono il presidente del Consiglio, ma ci deve essere un messaggio che deve essere chiaro. Alla fine di questa lunga emergenza, dovremo capire che cosa non ha funzionato”.

RENZI: “CON TITOLO V HA VINTO IL CAOS”

“Sul Titolo V il caos ha vinto. Il caos nasce dalla riforma costituzionale che cambiò il rapporto Stato-regioni. Si può dare autonomia alle regioni ma devi mettere una clausola di supremazia per sapere chi comanda”, prosegue Renzi. “Sull’emergenza sanitaria mi limito a dire che dovremmo fare delle verifiche per capire cosa ha funzionato o no. Per esempio: va bene l’autonomia delle regioni, per cui ognuno fa quello che vuole?”, aggiunge Renzi.

RENZI: “NO GOVERNISSIMO, MA C’È RIDICOLA CULTURA DEL SOSPETTO”

“Niente governissimo, niente caduta di governo. E niente cultura del sospetto”, dichiara Matteo Renzi. “Conosco Fontana da vent’anni, lo vedo in tv discutere su Conte, allora chiamo Conte e gli dico che sono a disposizione e mando un sms ad Attilio. Questa è civiltà. Per il resto, c’è una ridicola cultura del sospetto”, ripete Renzi.


RENZI: “DA 0 A 10 MIO INTERESSE È -17”

“In una scala da 0 a 10, il mio interesse sul referendum sul taglio dei parlamentari è -17. Che lo facciano il 29 marzo o il 24 maggio nulla cambia, per me è una questione che non tocca il cuore del problema”. 

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