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Imprese, Silvestrini (Cna): “2019 molto difficile, servono investimenti”

Lo spiega alla 'Dire' il segretario generale di Cna nazionale Sergio Silvestrini, impegnato a Prato ad un'iniziativa organizzata dall'associazione degli artigiani.

Pubblicato:04-03-2019 18:06
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:11
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L’economia “è in tendenziale recessione. Certamente sulla crescita confidiamo di riprendere un cammino positivo, tuttavia il calo dei consumi, degli investimenti, l’indebolimento dell’export, ci dice che il 2019 sarà un anno molto difficile. Bisogna quindi trovare condizioni per incentivare gli investimenti, penso soprattutto alle infrastrutture”. Lo spiega alla ‘Dire’ il segretario generale di Cna nazionale Sergio Silvestrini, impegnato a Prato ad un’iniziativa organizzata dall’associazione degli artigiani.

“Serve poi ricreare un clima sociale positivo, perché paura, sfiducia, pessimismo sul futuro sono condizioni tutte negative per riuscire a rianimare il Paese”.


Per Silvestrini “il problema restano le debolezze strutturali del Paese, come la burocrazia folle, il peso fiscale eccessivo, il divario tra nord e sud e un’infrastrutturazione modesta. Limiti che per troppi anni non sono stati affrontati, ma che ora è necessario affrontare altrimenti non avremo quel ritmo di sviluppo che noi piccoli imprenditori e artigiani pensiamo che debba essere impresso al Paese. Questa è la sfida importante da affrontare”.

IMPRESE. SILVESTRINI: NO COLLEGIO SINDACALE IN PMI, CI BATTEREMO

La Cna si sta battendo per stoppare la legge che impone un collegio sindacale alle piccole imprese perché “è da anni che parliamo di sburocratizzazione, semplificazione, di aiuti alle imprese e la prima norma ufficiale, concreta, che viene applicata aumenta i costui delle nostre imprese. Stiamo parlando di 5.000 euro all’anno, un costo inutile perché non è di garanzia per nessuno”. Lo sottolinea alla ‘Dire’ il segretario generale di Cna nazionale Sergio Silvestrini, impegnato a Prato in un’iniziativa organizzata dall’associazione degli artigiani.

“E’ un’altra vessazione, un impedimento burocratico che noi vediamo non utile nemmeno per la trasparenza del mercato. Ci stiamo battendo perché questo nuovo impegno venga cassato, tolto, e faremo tutto quello che è necessario per arrivare a questo obiettivo”.

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