NEWS:

Siria, nuove speranze per padre Dall’Oglio: “Trattative con Isis per liberare 24 ostaggi”

Così Riccardo Cristiano, giornalista esperto di medio oriente e fondatore dell'associazione Giornalisti amici di Padre dall'Oglio.

Pubblicato:04-03-2019 16:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:11

paolo dall'oglio
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Forze siriane impegnate a Baghouz stanno negoziando col gruppo armato Stato islamico le modalita’ del rilascio di 24 ostaggi. Tra questi potrebbe esserci padre Paolo Dall’Oglio. Abbiamo ricevuto indiscrezioni in questo senso, ma non avendo contatti diretti con l’Isis al momento non è possibile confermarlo con certezza”. Così Riccardo Cristiano, giornalista esperto di medio oriente e fondatore dell’associazione Giornalisti amici di Padre dall’Oglio.

Occasione dell’annuncio è l’incontro ‘Un nuovo inizio di fraternità’, organizzato da Fnsi (Federazione nazionale stampa italiana), Articolo21, Centro Astalli e associazione Giornalisti amici di padre Dall’Oglio nella chiesa romana di San Francesco Saverio del Caravita.

PADRE DALL’OGLIO, PRIGIONIERO DELL’ISIS DAL 2013

Padre Dall’Oglio è il gesuita romano sequestrato a Raqqa, in Siria, nel 2013, in piena guerra civile. Le ricostruzioni giornalistiche realizzate finora fanno ipotizzare che sia stato rapito da un gruppo islamista, con cui era andato a trattare il rilascio di due giovani.


Quel gruppo sarebbe poi divenuto parte del sedicente Stato islamico nell’estate del 2014, che a Raqqa stabilì la propria “capitale” in territorio siriano.

Da quel 29 luglio 2013 si perdono di lui tutte le tracce finché qualche settimana fa il Times ha rivelato delle nuove indiscrezioni, secondo cui Dall’Oglio poteva essere ancora vivo, e in mano all’ultima sacca di jihadisti a Baghouz, nella provincia orientale di Dair Ez-zor.

Qui da settimane le Forze siriane democratiche (Sdf), la coalizione arabo-curda sostenuta dagli Stati Uniti, stanno combattendo per sconfiggere l’ultima roccaforte del movimento.

La possibilità che il gesuita romani e vari detenuti siriani e occidentali – tra cui il giornalista britannico John Cantlie e un’infermiera neozelandese della Croce Rossa – è tornata a circolare nel fine settimana sui social network. A renderla nota, di nuovo, fonti vicine all’Sdf.

Nelle ultime ore anche la stampa araba, citando le stesse fonti, ha riferito che gli ostaggi potrebbero presto lasciare “la gabbia da Baghouz’, sostenendo che negli ultimi giorni si sono intensificati i negoziati con gli ultimi jihadisti. Questi ultimi avrebbero proposto di lasciar andare i prigionieri per poter trattare coi militari la propria salvezza.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it