NEWS:

Oliverio sblocca il turn over negli ospedali calabresi, 100 assunzioni

“Non si può più andare avanti in questo modo”. E

Pubblicato:04-03-2015 18:18
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:09

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

mario oliverio“Non si può più andare avanti in questo modo”. E allora Mario Oliverio sceglie un altro modo: il presidente della Regione Calabria supera “l’infinita telenovela della nomina del commissario alla Sanità” e sblocca il turn over negli ospedali aprendo concorsi per cento posti di lavoro. La decisione della Giunta regionale, riunita in seduta straordinaria, riguarda personale medico, tecnici di laboratorio e personale infermieristico da utilizzare per garantire i servizi delle emergenze-urgenze, pronto soccorso e radiologia nelle strutture ospedaliere Hub e Spoke.

“In considerazione della grave situazione in cui versa il settore della sanità- dice Oliverio- anche in assenza della nomina del commissario riteniamo urgente e non più procrastinabile l’assunzione di misure e decisioni per far fronte alle emergenze determinatesi in alcuni servizi ospedalieri ed in particolare nei servizi di emergenza-urgenza”. I sub-commissari Pezzi ed Urbani, presenti anche loro alla seduta, hanno espresso condivisione sulle preoccupazioni espresse da Oliverio e si sono dichiarati disponibili ad assumere i provvedimenti amministrativi necessari.

“In questi anni il sistema sanitario calabrese è stato messo in ginocchio- si sfoga il governatore- La mobilità passiva, cioè il ricorso dei calabresi all’esterno della regione per ottenere cure e servizi di qualità è stato in costante aumento e non solo per le alte specialità. L’altro giorno ho visitato gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria dove c’è una struttura di cardiochirurgia completata da tre anni con una strumentazione tecnologica all’avanguardia che è ferma, inutilizzata. Siamo al paradosso: da una parte c’è una struttura per la quale sono stati investiti decine di milioni di euro e, dall’altra, c’è una Calabria che soffre, che è costretta ad attendere liste lunghe sei mesi o a ricorrere all’esterno, facendo pesare sui conti della Regione una spesa di circa 40 milioni di euro all’anno (solo 10 milioni per la provincia di Reggio Calabria)”.


Non solo posti di lavoro, ma anche nuove strutture. In tal senso Oliverio, insieme all’amministratore unico della ditta appaltatrice dei lavori (Vibo Hospital Service spa), al direttore generale dell’Asp, alla presenza del prefetto Giovanni Bruno, ha sottoscritto il protocollo d’intesa per la tutela della legalità nel settore degli appalti dei lavori pubblici per la realizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia. Perché “non possiamo pensare di salvarci l’anima solo attraverso affermazioni di principio o frasi ad effetto. L’avvio di un’opera straordinaria come la costruzione del nuovo Ospedale di Vibo Valentia va difeso con un concorso attivo e costante di vigilanza, di rispetto delle regole e della legalità da parte del complesso delle forze politiche, istituzionali e sociali. La firma di un protocollo di legalità è un atto importante, ma può anche non essere sufficiente. In una provincia come quella vibonese, pervasa da problemi di legalità, martoriata da una presenza pervasiva della criminalità serve ben altro”.

Quello di Vibo “è il primo nuovo ospedale ad essere realizzato. Seguiranno poi quello della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro. Il suo costo ammonta a 140 milioni di euro. E’ una struttura moderna e all’avanguardia che servirà a far compiere un salto di qualità al nostro sistema sanitario, a patto che sappiamo riempirlo di contenuti, di servizi e prestazioni in grado di essere davvero all’altezza della domanda e della necessità della tutela della salute dei nostri concittadini”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it