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Tutti pazzi per Drusilla Foer, per lei Coletta immagina una seconda serata in Rai

In Rai grande soddisfazione per una performance difficile da dimenticare

Pubblicato:04-02-2022 14:34
Ultimo aggiornamento:04-02-2022 14:37

DRUSILLA_FOER_SANREMO
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ROMA – È lunghissima la lista di complimenti e commenti positivi che oggi sono rivolti a Drusilla Foer, dopo la sua partecipazione come co-conduttrice al 72esimo Festival di Sanremo. L’alter ego di Gianluca Gori ha conquistato tutti con la sua ironia, la sua intelligenza e il monologo regalato sul finale di puntata. E anche in Rai c’è grande soddisfazione per una performance difficile da dimenticare. Lo ammette anche lo stesso Direttore di Rai1, Stefano Coletta, che già immagina un futuro in Rai per l’icona di stile. “Mi sento di dire che a Drusilla darei una seconda serata seriale dal lunedì al venerdì“, confessa durante l’usuale conferenza stampa quotidiana pre-puntata. “Penso che potrebbe accompagnare gli italiani con grande intelligenza”, continua e aggiunge: “Drusilla ha un portato di raffinatezza, intelligenza e di grande grande ironia che sono registri che servono in una tv generalista”. I fan della Foer possono stare tranquilli perché Coletta assicura: “Sicuramente ci lavoreremo”.

https://twitter.com/Cinguetterai/status/1489398351753883650

IL TESTO COMPLETO DEL DISCORSO DI DRUSILLA FOER A SANREMO

Intelligente, ironica, elegantissima, padrona del linguaggio, carismatica e c’è chi la vorrebbe come personaggio fisso al fianco di Amadeus: Drusilla Foer si è ‘mangiata’ il palco del Festival di Sanremo che ieri l’ha vista nelle vesti di co-conduttrice. L’attrice e icona di stile ha illuminato l’Ariston con il suo monologo sull’unicità.

Diamo un senso alla mia presenza qui. Tentiamo insieme l’atto più rivoluzionario che ci sia: l’ascolto. L’ascolto di se stessi, degli altri e delle unicità. Doniamoci agli altri, confrontiamoci gentilmente. Accogliamo il dubbio solo per essere certi che le nostre convinzioni non siano solo delle convezioni. Facciamo scorrere i pensieri in libertà senza pregiudizio e vergogna e liberiamoci dalla prigionia dell’immobilità, ha detto Drusilla, a gran voce, al pubblico di Sanremo 2022. “Non voglio ammorbarvi a quest’ora con parole sulla fluidità, sull’integrazione, sulla diversità. Diversità non mi piace perché ha in sé qualcosa di comparativo e una distanza che proprio non mi convince. Quando la verbalizzo sento sempre di tradire qualcosa che penso o sento. Le parole sono come le amanti quando non si amano più vanno cambiate subito. Un termine in sostituzione potrebbe essere unicità, perché tutti noi siamo capaci di coglierla nell’altro e pensiamo di esserlo. Per niente – ha continuato – perché per comprendere la propria unicità è necessario capire di cosa è composta, di cosa siamo fatti. Di cose belle: le ambizioni,  i valori, le convinzioni, i talenti. Ma talenti e convinzioni devono essere curati. Non è facile entrare in contatto con la propria unicità ma un modo lo avrei: si prendono per mano tutte le cose che ci abitano e si portano in alto, si sollevano insieme a noi, nella purezza dell’aria, in un grande abbraccio innamorato e gridiamo: ‘che bellezza tutte queste cose sono io’. Sarà una ficata pazzesca e sarà bellissimo abbracciare la nostra unicità e a quel punto io credo che sarà più probabile aprirsi e uscire da questo stato di conflitto che ci allontana“. 


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