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Vacanza sul lago ma la baita sparisce, come le caparre

Ennesima truffa sulle vacanze su cui sta indagando la Federconsumatori di Modena: nove comitive di giovani avevano prenotato lo stesso appartamento (inesistente) per la notte di Capodanno

Pubblicato:04-02-2020 16:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:56

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MODENA – Un gruppo di ragazzi modenesi decide di passare il Capodanno al lago di Carezza, in provincia di Bolzano, ma quando arriva sul posto la baita non c’è. Ci sono però altri nove gruppi di giovani come loro: quando gli sguardi si incrociano, tutti hanno già capito. È solo l’ultima disavventura del capitolo ‘vacanze’ su cui Federconsumatori, a Modena, si è attivata. Dopo la denuncia dei modenesi l’iter è partito, ma sarà dura recuperare le caparre.

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Ne parla il presidente di Federconsumatori, Marzio Govoni, che spiega: “Il gruppo di amici trova un immobile in affitto su Subito.it e contatta l’inserzionista, ne riceve un’impressione buona e affitta l’immobile. Viene chiesta una caparra di 500 euro, che i ragazzi si affrettano a pagare. A quel punto si sviluppano diversi contatti con l’inserzionista, che comincia a consigliare i ristoranti migliori della zona e i luoghi da visitare. Insomma, sembra tutto tranquillo”.


Inviate caparre per 5.000 euro

Quando però i giovani si presentano sul lago scoprono che la baita non esiste: “O meglio esiste, ma non esiste l’appartamento in affitto. E i modenesi scoprono di trovarsi sul lago con altri nove gruppi di ragazzi di tutta Italia, che avevano scelto lo stesso luogo. Stimiamo che, in tutto, siano state pagate caparre per 5.000 euro“.

Su Subito.it non ci sono controlli

Federconsumatori avvisa quindi più in generale: “Non c’è nessuna selezione all’ingresso in portali come Subito.it, non ci sono controlli e non ci sono garanzie contro le possibili truffe. Subito.it ha comunque piena coscienza del fatto che ci siano, al punto che dedica una pagina del proprio sito per spiegare come evitarle. Tutto questo è inaccettabile, evidentemente. Altri operatori invece, come ad esempio Airbnb, scelgono di trattenere la caparra fino al buon fine della prestazione turistica. Così, i truffatori ne stanno alla larga…”.

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