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Mediterranea esulta: “Tribunale ordina il dissequestro della nave Mare Jonio”

"La nostra nave è libera, e adesso vogliamo tornare in mare al più presto. Ma per farlo, abbiamo bisogno di tutto il sostegno dei nostri equipaggi di terra"

Pubblicato:04-02-2020 14:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:56
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ROMA – “Il Tribunale Civile di Palermo ha integralmente accolto il ricorso presentato dalla compagnia armatrice di Mediterranea Saving Humans, per la reimmissione in possesso della nave Mare Jonio, ordinando a tutte le Autorità coinvolte di far cessare con effetto immediato il sequestro cui era sottoposta dallo scorso 3 settembre 2019″. ha dichiarato Alessandra Sciurba, presidente dell’associazione Mediterranea Saving Humans.

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“La decisione del Giudice civile di Palermo- continua- ripristina finalmente la legalità. La Mare Jonio è di nuovo libera, dopo un sequestro illegittimo durato cinque mesi. E, dopo l’archiviazione delle accuse contro il comandante Marrone e il capomissione Casarini, questo è un altro fondamentale passo verso la cancellazione dal basso dei Decreti Salvini“.


“Viene sancito- prosegue Sciurba- ancora una volta quello che abbiamo sempre affermato: il diritto e i diritti delle persone sono sempre state la nostra bussola, mentre i governi europei, quello italiano in testa, li hanno traditi e oltraggiati nel Mediterraneo per propaganda e calcoli politici, giocati sulla pelle di migliaia di donne, uomini e bambini.”

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“Il governo attuale- conclude la presidente di Mediterranea- non ha avuto il coraggio di fare politicamente quello che un tribunale oggi ha ritenuto essere l’unica cosa giusta. La nostra nave è libera, e adesso vogliamo tornare in mare al più presto, a salvare i profughi di una guerra terribile dall’annegamento e dalle catture delle milizie libiche, a salvarci, insieme alle altre navi della società civile, da scelte criminali e velenose come quelle del rinnovo del memorandum con la Libia. Ma per farlo, abbiamo bisogno di tutto il sostegno dei nostri equipaggi di terra”.

Mediterranea lancia infatti a partire da oggi una campagna straordinaria di raccolta fondi per finanziare l’imminente missione in mare dopo la sosta forzata di cinque mesi.

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