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Stadio della Roma, M5S boicotta la commissione trasparenza: pronti denuncia e ricorso al Tar

ROMA - La maggioranza M5S in Campidoglio 'boicotta' la commissione Trasparenza sullo stadio della Roma convocata dal presidente Marco Palumbo

Pubblicato:04-02-2019 14:33
Ultimo aggiornamento:04-02-2019 14:33
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ROMA – La maggioranza M5S in Campidoglio ‘boicotta’ la commissione Trasparenza sullo stadio della Roma convocata dal presidente Marco Palumbo (Pd), negando la partecipazione anche di uffici e dipartimenti con un ‘invito’ formale nelle scorse firmato dal dg Franco Giampaoletti, e l’opposizione affila le armi: accessi agli atti, diffide, querele, una delibera di annullamento del via libera al progetto e anche un ricorso al Tar.

Sono le mosse annunciate questa mattina durante la riunione della commissione, che nonostante le assenze di maggioranza e tecnici ha visto la partecipazione di decine di cittadini e comitati e consiglieri capitolini e municipali.

“Farò una querela per abuso nei confronti di chi continua a negare gli atti a questa commissione e un ricorso al Tar per inosservanza del decreto presidenziale di ottemperanza, che impone di fornire i documenti”, ha annunciato Palumbo, spiegando che la commissione “verrà riconvocata giovedì 7 alle 11”. Dopo, ha sottolineato l’esponente dem, “che la maggioranza avrà tenuto la conferenza stampa sullo stadio, che mi dicono sia prevista per domani”.


Per il consigliere di Fdi, Francesco Figliomeni “è gravissimo oltre al comportamento della maggioranza che il dg intimi agli uffici di non partecipare, questa commissione ha il diritto di conoscere ogni atto con diritto di priorità su tutti. Nessuno qui ha mai fatto valutazioni di indirizzo politico, per il quale ci sono appositamente le altre commissioni permanenti. È una gravissima violazione nei confronti della città e di chi la rappresenta”.

Cristina Grancio, consigliera capitolina di DemA ed ex M5S, espulsa per i dissidi sulla questione stadio, ha chiesto alla commissione di procedere “ufficialmente alla richiesta di accesso agli atti per quanto riguarda il parere dell’Avvocatura fatto da Magnanelli sulla delibera 132 di Marino che venne chiesto da Raggi e che lo utilizzò per procedere all’annullamento dell’atto. Annuncio anche- ha aggiunto Grancio- che, visti gli esiti delle conferenze dei servizi, sto preparando una delibera di annullamento per la nuova delibera 32 di questa amministrazione che ha sostituito quella precedente”.

Per il capogruppo del Pd, Giulio Pelonzi, “la delibera per fare uno stadio davvero fatto bene c’era ed era quella precedente, che sembrava quasi una ‘estorsione’ al privato per quanto riguardava le opere pubbliche, a partire dai due ponti, quello dei Congressi e quello di Traiano. Un progetto come quello attuale che li elimina e che prevede la via Ostiense come unica via d’uscita è un progetto che non potrà mai vedere la luce perché non verrà mai autorizzato”.

STADIO ROMA. IL M5S SI DIFENDE: NOSTRA SCELTA LEGITTIMA, SEGNALE A PALUMBO

“La scelta del M5S di Roma Capitale di non partecipare alla commissione Trasparenza è legittima, non lede i diritti di nessuno e non impedisce agli altri consiglieri di svolgere il loro mandato. Bisogna inoltre precisare che tale presa di posizione non riguarda solo la seduta odierna, in cui si è parlato di stadio, ma più in generale le varie sedute della commissione presieduta dal consigliere Palumbo dagli ordini del giorno troppo generici e spesso sconfinanti nelle competenze di altre commissioni capitoline. Infatti come ha già avuto modo di spiegare lo scorso venerdì la consigliera Sara Seccia, dopo due anni e mezzo di convocazioni avvenute in modi e luoghi ‘irregolari’, abbiamo deciso di chiedere in merito un parere al Segretariato”. Lo scrive su Facebook il Movimento Cinque Stelle di Roma.

“Quel parere ci dà ragione. Ecco un estratto del suo contenuto: ‘La Commissione di Controllo, Garanzia e Trasparenza […] è chiamata a esercitare le sue funzioni esclusivamente negli ambiti tematici ad essa demandati dal Regolamento del Consiglio Comunale (art. 97), al cui interno non si rinvengono […] elementi da cui far discendere, per essa […] una competenza generalizzata. Diversamente opinando, si creerebbe […] una commistione di competenze alla quale non ambiva il disegno che Roma Capitale si è autonomamente determinato'”.

E ancora: “’Ritenere, diversamente, che la commissione Trasparenza disponga di una potestà di cognizione su ogni questione […] e che, pertanto, la sua attività sia sottratta a limiti di materia, costituirebbe un assunto privo di radicamento giuridico’”.

Poi, “‘in merito alla possibilità che la seduta si tenga in una sede diversa da quella abituale, […] solo specifiche esigenze […] possono giustificare l’occasionale svolgimento dei lavori della commissione fuori dal luogo abituale. […] La evidenziata genericità della formulazione dell’oggetto della convocazione non conduce a rinvenire un collegamento diretto o evidente con il tema da trattare’”.

“Aggiungiamo che anche le opposizioni in alcuni circostanze hanno disertato le commissioni presiedute dalla maggioranza e questo sicuramente non ci ha impedito di portare avanti i nostri lavori- prosegue il M5S di Roma- In questo caso abbiamo ritenuto opportuno dare un segnale chiaro augurandoci che per le prossime convocazioni il presidente Palumbo si attenga a quanto riportato nella nota del Segretario generale. Quindi nulla in contrario all’esercizio della trasparenza, anzi, purché lo si faccia senza strumentalizzazioni politiche come troppo spesso si è verificato finora”.

“A riprova del fatto che questa amministrazione non vuole nascondere nulla, domani la relazione trasportistica del Politecnico di Torino verrà illustrata dalla sindaca nel corso di una conferenza stampa già annunciata e sicuramente ci sarà modo di approfondirne i contenuti nelle commissioni competenti in materia”, concludono i pentastellati.

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