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Bologna, ‘spending review’ in parrocchia: benedizione pasquale ogni tre anni

BOLOGNA - Da un lato invecchia la popolazione e aumentano le persone che non escono di casa, dall'altro anche i

Pubblicato:04-02-2019 13:44
Ultimo aggiornamento:04-02-2019 13:44

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BOLOGNA – Da un lato invecchia la popolazione e aumentano le persone che non escono di casa, dall’altro anche i sacerdoti devono fare i conti con l’età oltre che con le vocazioni in calo: e allora bisogna ‘razionalizzare’ pure le benedizioni pasquali, che diventano triennali, con tanto di stradario per coprire di volta in volta un pezzo diverso di territorio. E’ la decisione che la parrocchia di Santa Maria del suffragio, che si trova all’angolo tra via Libia e via Sante Vincenzi, a Bologna, ha comunicato alle famiglie con una lettera firmata dal parroco Giacomo Mismetti e dai sacerdoti suoi collaboratori.

Le benedizioni pasquali “sono una bella tradizione che si ripete da anni e che permette ai sacerdoti della parrocchia di incontrare chi ha piacere di riceverli in casa”, è l’incipit della lettera. Premesso ciò, “certamente avrete notato come la situazione della parrocchia stia cambiando, soprattutto nel senso dell’invecchiamento: molti anziani, molti malati, molte persone che non escono più di casa… Questo fatto- sottolinea il parroco- accentua la necessità di mantenere i rapporti e alimentare il senso di vicinanza”. Il cambiamento, però, “riguarda anche i sacerdoti della parrocchia: oltre al calo numerico c’è, anche per loro- continua la lettera- l’invecchiamento, con i relativi problemi fisici. Le scale, il ritmo delle visite e la quantità delle famiglie sono sempre più una fatica che facciamo volentieri, ma che si fa sempre più sentire”. Di conseguenza, “con un po’ di preoccupazione ho parlato dell’argomento con il Consiglio pastorale parrocchiale- spiega don Mismetti- che è il luogo dove normalmente si affrontano i vari problemi della parrocchia”. 

Ebbene, “dopo una vivace discussione e la considerazione di varie proposte- segnala il parroco- ne è emersa una che, pienamente condivisa dal Consiglio e dal sottoscritto, vorrei comunicare anche a voi”. E dunque: “Vista l’impossibilità di continuare con il metodo finora usato e per non rinunciare alla bella consuetudine di incontro nelle case con le benedizioni- si legge nella lettera- abbiamo deciso di spalmare l’incontro con le famiglie in tre anni”, suddividendo il territorio parrocchiale in tre zone: A, B e C. “Ogni anno, prima di Pasqua- spiega don Mismetti- andremo a benedire in una zona: questo ci darà la possibilità di fare le cose con più calma e di dedicare il tempo necessario alle persone che incontriamo”. Nella zona A, ad esempio, rientrano via Libia e via Bentivogli, mentre via Fabbri e via Regnoli fanno parte della B, così come via Rimesse e via Sante Vincenzi ricadono in zona C.


“Sono certo che comprenderete la situazione e la decisione. Contiamo sulla collaborazione di tutti”, conclude don Mismetti. Ma attenzione, la programmazione triennale non è poi così inflessibile: “Chi desidera, comunque, ricevere la ‘benedizione della famiglia’ pur non appartenendo alla zona interessata per quest’anno- spiega una postilla della lettera- può compilare il tagliando che trova sul retro e farlo pervenire in parrocchia. Sarete contattati per organizzare la benedizione anche per voi”.

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