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Covid, stop al green pass per accedere a ospedali e strutture sanitarie sarde

La Regione aggiorna le disposizioni di accesso, tampone ancora obbligatorio per i pazienti ricoverati

Pubblicato:04-01-2023 20:09
Ultimo aggiornamento:04-01-2023 20:14
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CAGLIARI – Da oggi non sarà più necessario esibire il green pass per accedere agli ospedali e alle strutture sanitarie della Sardegna. La giunta Solinas, in accordo con le ultime indicazioni emanate a livello nazionale, ha aggiornato le disposizioni in materia di accesso alle strutture sanitarie e socio-sanitarie dell’isola, gli indirizzi sulla gestione dei ricoveri delle persone positive al Covid e la programmazione dei posti letto dedicati negli ospedali.
Secondo le nuove disposizioni, per accedere ai pronto soccorso non sarà più obbligatoria l’esecuzione di un test antigienico o molecolare, che potrà comunque essere richiesto a seconda delle circostanze, riservando l’indagine con tampone molecolare per i casi negativi al test antigienico che manifestino sintomi respiratori acuti o ai soggetti immunodepressi.
Test sempre previsto per i pazienti che necessitano di ricovero, programmato o richiesto in seguito all’accesso al pronto soccorso: in caso di positività al tampone e in assenza di sintomi da Covid il ricovero potrà avvenire in isolamento respiratorio nel reparto dedicato al trattamento della patologia prevalente per la quale si è richiesta assistenza alla struttura ospedaliera. Qualora i pazienti positivi in isolamento nel reparto superassero il 25% del tasso di occupazione dello stesso reparto, verrà predisposto il trasferimento in reparti multidisciplinari dedicati all’isolamento dei positivi asintomatici o, in assenza di tali spazi ospedalieri, nei posti letto dei reparti Covid riconosciuti nella rete regionale.
Nei reparti di degenza è consentito l’accesso ai familiari e ai visitatori che non abbiano sintomi riconducibili al Covid e non abbiano avuto contatti stretti a rischio. Resta l’obbligo di indossare la mascherina di protezione Ffp2, l’igienizzazione delle mani e la misura della temperatura all’ingresso della struttura.
Le direzioni sanitarie avranno comunque facoltà, a seconda delle situazioni specifiche, di modulare e programmare gli accessi dei visitatori, fermo restando che nei reparti di degenza e nei pronto soccorso sarà sempre consentito l’accesso di un accompagnatore o del caregiver in presenza di pazienti minori, disabili, anziani (ultraottantenni) o di donne in gravidanza. Aggiornate anche le regole per l’accesso alle strutture ambulatoriali del territorio e alle strutture socio-sanitarie.
Oggi- spiega l’assessore regionale alla Sanità, Carlo Doria- la necessità preminente è quella di mantenere e implementare la piena capacità assistenziale dei nostri ospedali per tutte le patologie in qualsiasi circostanza”. Gli indirizzi approvati “vanno esattamente in questa direzione: continuare ad assicurare le cure e l’assistenza a tutto campo anche ai pazienti positivi al Covid- sottolinea- garantendo, allo stesso tempo, la sicurezza contro il rischio di diffusione del contagio attraverso l’individuazione di apposite stanze d’isolamento nei reparti o reparti multidisciplinari dedicati”. Dopo tanti sacrifici, rimarca l’assessore, “non intendiamo abbassare la guardia, anche in ragione dei rischi rappresentati dalle nuove varianti, ma è più che mai necessario definire un’organizzazione ottimale che garantisca l’efficienza dell’intero sistema sanitario”.

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