NEWS:

Saman Abbas, gli esami confermano: suoi i resti trovati a Novellara

Identificati grazie ad un accavallamento dentale

Pubblicato:04-01-2023 17:02
Ultimo aggiornamento:09-01-2023 16:11

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

REGGIO EMILIA – Un “accavallamento dentale”. È questo il particolare che indica come appartenenti a Saman Abbas i resti umani ritrovati lo scorso 18 novembre nelle campagne di Novellara, da cui la giovane era scomparsa nella notte del 30 aprile 2021. A rivelare il dettaglio alla Dire è l’avvocato Barbara Iannuccelli, esponente dell’associazione Penelope che si è costituita parte civile nel processo a carico di 5 familiari di Saman che inizierà il prossimo 10 febbraio a Reggio Emilia.

LEGGI ANCHE: Il reporter: “La famiglia di Saman ha profanato il suo corpo. Meloni autorizzi funerali di Stato”

Gli esami fin qui effettuati hanno evidenziato anche la presenza di una frattura nella parte anteriore del collo, cosa che potrebbe avvalorare l’ipotesi di strangolamento. Ma su questo Iannuccelli puntualizza che “vanno effettuati ulteriori accertamenti” per stabilire, ad esempio, se sia pre o post mortem. Il prossimo step del procedimento giudiziario sarà intanto quello di una nuova udienza in Corte d’Assise a Reggio Emilia, dove saranno nominati altri consulenti tecnici “come il tossicologo e il genetista”, spiega ancora Iannuccelli. Secondo cui le tempistiche dell’autopsia sono quindi ancora lunghe: “Il 17 febbraio è stata fissata un’udienza per le conclusioni dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo, ma non so se sarà confermata. La dottoressa potrebbe chiedere una proroga”.


Per il presunto omicidio di Saman, che sarebbe stata uccisa per aver rifiutato un matrimonio combinato, sono imputati cinque familiari della 18enne: il padre Shabbar (arrestato in Pakistan e in attesa di estradizione), la madre Nazia Shaheen (latitante), lo zio Danish Hasnain e i cugini Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq, questi ultimi in carcere in Italia. Tutti devono rispondere delle accuse di sequestro di persona, omicidio volontario e soppressione di cadavere.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it