I 910 contratti che l’Arabia Saudita ha stipulato con lo sport mondiale per rifarsi l’immagine

Lo studio di "Play the Game" è il primo che prova a quantificare l'enorme progetto di sportswashing saudita. Ovviamente lo sport capofila è il calcio

Pubblicato:03-12-2024 22:27
Ultimo aggiornamento:03-12-2024 22:27
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ROMA – Sono 910 i contratti milionari che l’Arabia Saudita ha stipulato con lo sport mondiale per rifarsi un’immagine. Lo dice un’inchiesta condotta dall’organizzazione danese “Play the Game” sul progetto di sportswashing che sta di fatto cambiando gli equilibri finanziari del calcio e dei principali sport a livello internazionale.

Si tratta del primo studio che quantificare realmente la portata del progetto saudita. El Pais ne pubblicato i primi estratti. L’indagine analizza l’enorme rete di contratti dell’Arabia Saudita nell’élite di alcuni dei principali sport: calcio (194 contratti), boxe (123), golf (92), arti marziali miste (70), sport motoristici (54), tennis (36). atletica leggera (22), ciclismo (14) o padel (13). Inoltre ci sono ben “1.412 collegamenti di alti funzionari del regime sia in entità politiche che in aziende statali saudite, nonché in organizzazioni sportive, il che genera conflitti di interessi che minacciano di minare l’integrità dello sport”.

L’intricata mappa delle relazioni economiche, politiche e sportive aiuta Riad a promuovere attraverso lo sportswashing il progetto Vision 2030, la road map per il futuro dello Stato disegnata dal principe ereditario e primo ministro, Mohamed Bin Salmán, che di fatto esercita il potere al posto di suo padre, re Salmán, 88 anni.


Lo sport in cui l’Arabia Saudita investe più denaro è ovviamente il calcio. Lo fa soprattutto attraverso due società: il Public Investment Fund (PIF), il potente fondo sovrano del Paese, e Aramco, la più grande compagnia petrolifera del mondo e anch’essa controllata dallo Stato. La prima ha 346 contratti – non solo nel calcio – mentre la compagnia energetica ne ha 71.

L’Arabia Saudita presto sarà ufficialmente nominata Paese ospite dei Mondiali del 2034, la sua è l’unica candidatura. Venerdì scorso la Fifa ha pubblicato il rapporto in cui dava il via libera a Riad e in cui ignorava le violazioni dei diritti umani.

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