“Se non vinco io, vince Pecco. E se non vince Pecco, vinco io”: Marquez lancia la grande sfida Ducati

Bagnaia: "I numeri uno nel box non ci devono essere. La stagione parte sempre alla pari, con i piloti sullo stesso piano"

Pubblicato:03-12-2024 20:21
Ultimo aggiornamento:03-12-2024 20:21

Marquez Bagnaia Ducati
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BOLOGNA – “Se non vinco io, vince Pecco. E se non vince Pecco, vinco io. Questo è l’obiettivo”. Ha le idee chiare Marc Marquez, che si prepara già ad affrontare la prossima stagione di MotoGp in sella alla Ducati del team ufficiale, in coppia con Pecco Bagnaia. Proprio la presenza del campione italiano, porta lo spagnolo a usare il fairplay.

“So che nel box è lui il punto di riferimento”, dice Marquez, questo pomeriggio alla festa Ducati a Bologna. Lo spagnolo è comunque deciso a giocarsi tutte le sue carte, per sé e per la squadra. Bagnaia, dal canto suo, appare ottimista. “Abbiamo visto i test, siamo sulla buona strada”, commenta. E poi aggiunge: “Alla fine numeri uno nel box non ci sono e non ci devono essere. La stagione parte sempre alla pari, con i piloti sullo stesso piano, con la stessa voce in capitolo. Ogni anno le cose ripartono da zero, le cose cambiano durante la stagione”. E se nel corso del campionato “un pilota è più avanti dell’altro- continua il ragionamento Bagnaia- credo si debba lavorare per cercare di aiutare quello che è avanti. Però in generale la strategia Ducati è sempre stata corretta e giusta. Marc è una persona molto intelligente, penso che capisca subito qual è l’ambiente e il modo di lavorare che abbiamo”.

Nel 2024 Marquez si è piazzato terzo nella classifica finale, dopo anni di successi iridati. “Ma ho vinto una cosa più importante- dice- che è tornare a sentire la passione per le moto, a sentirmi competitivo. Pensavo che non ce la facevo più, invece ho visto che sono ancora competitivo. Con la moto giusta e nel posto giusto posso ancora vincere delle gare. Ho imparato a credere in me stesso“. Lo spagnolo è soddisfatto del suo approdo al team ufficiale Ducati. “Dopo i test- spiega- il metodo di lavoro mi è piaciuto tanto. Ho iniziato a capire perché sono arrivati dove sono arrivati. Hanno fatto una moto incredibile, c’è tanta gente che lavora dietro. E’ un marchio che mi sento molto comodo”. Per il punto a cui è arrivata la sua carriera “sono nel posto giusto al momento giusto”, afferma.

Bagnaia invece dalla stagione appena conclusa ha imparato anche nella sconfitta. “Dagli errori si impara- considera il pilota- ho sempre cercato di vincere, senza accontentarmi di un piazzamento. Però tirarsi indietro a volte cambia la situazione, sarebbe bastato anche un errore in meno”. In ogni caso, afferma Bagnaia, “perdere aiuta anche per altre cose. Ad esempio se avessi vinto non si sarebbe vista tutta la sportività Ducati”.

Dopo il successo mondiale Jorge Martin si prepara al ‘salto’ lasciando la Ducati e approdando in Aprilia. “E’ un sfida molto grande- ammette il campione spagnolo- non sarà per niente facile. Sarebbe stato bellissimo rimanere in Ducati, ma questo mi dà una grande motivazione per essere qualcuno nel motociclismo”. Martin ne parla questo pomeriggio alla festa organizzata da Ducati a Bologna per festeggiare la stagione formidabile appena conclusa. “Già dall’inizio della stagione pensavo di poter vincere- non si nasconde Martin- come dice Dall’Igna, se a inizio stagione non pensassi di vincere, starei a casa”.

Dopo il successo, continua lo spagnolo, “non ho ancora avuto il tempo di andare a casa e sono un po’ stanco. Ma ringrazio la vita per questa possibilità, è un privilegio. Mi stanno arrivando tante cose bellissime. La coppa ce l’ha ancora mia mamma a casa sua, non la molla. E’ un trofeo molto bello, perché si costruisce nel tempo. E per questo mi piace portarla con me”. Per la prossima stagione, ragiona Martin, “vedremo da dove iniziamo. Dobbiamo costruire e imparare, poi provare a migliorare ogni giorno. Chissà cosa possiamo fare. Forse iniziamo bene e si possono fare cose grandi. Oppure iniziamo meno bene e dobbiamo migliorare. Vediamo cosa viene fuori, ma penso che il potenziale sia alto. E’ un sfida molto grande, non è per niente facile cambiare da una moto vincente a una che in questo non lo è”.
Quanto alla Ducati, aggiunge, “posso solo ringraziare per aver vinto il mondiale. E chissà, in futuro potremo tornare insieme”.

E ribadisce: “Sarebbe stato bello continuare in Ducati, era un sogno arrivare al team factory. Mi mancherà la moto, ma mi porto l’esperienza di aver lottato con piloti fortissimi e aver capito un metodo lavoro che mi può aiutare. Spero sia solo l’inizio, ho ancora potenziale”. In procinto di lasciare la Rossa di Borgo Panigale è anche Enea Bastianini, che il prossimo anno sarà in sella alla Ktm. “Sono stati quattro anni molto belli- dice- con alti e bassi. Ho tante cose da rimproverarmi, a volte non sono stato all’altezza della situazione, ma ho avuto anche tante gioie. All’inizio non sarà facile cambiare, ma credo che sarà un bel futuro e potrò comunque essere competitivo. Mi sento un pilota migliore e spero di dimostrarlo”, conclude Bastianini.

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