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Meloni: “Non possiamo più gestire da soli i flussi migratori”

La premier interviene ai Med Dialogues in corso a Roma: "L'Italia si faccia promotrice di un Piano Mattei per l'Africa. Serve l'europeizzazione della gestione dei rimpatri"

Pubblicato:03-12-2022 17:28
Ultimo aggiornamento:03-12-2022 18:55

patto sui migranti
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ROMA – “Con oltre 94mila sbarchi da inizio anno, l’Italia sta sostenendo finora l’onere maggiore in tutta Europa. Da soli non possiamo più gestire i flussi di un fenomeno che sta assumendo dimensioni sempre più ingestibili“. Così il presidente del consiglio Giorgia Meloni intervenendo al Med Dialogues in corso a Roma. “Un tassello indispensabile” per i flussi migratori, spiega la premier, “è l’europeizzazione nella gestione dei rimpatri“.

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Ma anche la stabilizzazione della Libia per Meloni “rappresenta una delle più urgenti priorità di politica estera e sicurezza nazionale”. La premier chiede che “l’Italia si faccia promotrice di un Piano Mattei per l’Africa, di un modello virtuoso di collaborazione che tra l’Unione europea e le nazioni africane. Serve un approccio che, prendendo esempio da un grande italiano come Enrico Mattei, non abbia una postura predatoria nei confronti delle altre nazioni ma rispettosa dei reciproci interessi”.


“Siamo consapevoli che una solida geopolitica del dialogo possa consolidarsi solamente muovendo dalla consapevolezza delle nostre identità. La nostra prosperità non è possibile se non c’è anche quella dei nostri vicini“, osserva Meloni.

La premier italiana si sofferma anche sulle minoranze e i loro diritti: “Nel Mediterraneo le donne e i giovani possono svolgere un ruolo fondamentale nella costruzione di società più coese e resilienti. Quindi non possiamo fingere di non vedere quanto sta avvenendo in questi mesi alle donne e ai giovani in Iran“.

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Meloni assicura: “L’Italia è al fianco delle minoranze religiose vittime di attacchi, violenze e discriminazioni in ogni parte del mondo e sostiene gli sforzi dei nostri partner nel Mediterraneo allargato affinché queste comunità vengano protette”.

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