BARI – È stato un interrogatorio “sofferto” in cui “il bambino è stato chiaro nel suo racconto“. È quanto dichiara alla Dire il capo della procura per i minori di Bari, Ferruccio De Salvatore, che si sta occupando del bimbo di 7 anni che sarebbe coinvolto nell’omicidio del pregiudicato 38enne avvenuto lunedì sera a Manfredonia, in provincia di Foggia.
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Ad ascoltare il piccolo il magistrato Rosario Plotino “che si occupa – spiega De Salvatore – dell’area di Foggia. Il bambino ha reso dichiarazioni che saranno oggetto di verifica. Bisogna muoversi, in casi come questo, con lentezza e nella massima discrezione”. Il minore intanto è stato affidato al padre naturale in attesa di capire quali provvedimenti saranno assunti. Tutto sarà impostato guardando sempre “al vissuto del bambino e soprattutto al suo futuro – chiarisce il procuratore -. Parliamo di un bambino e qualunque reato si possa profilare resta non imputabile“. “In ogni caso – continua – apriremo un procedimento e come accade in casi del genere o si aprirà un procedimento civile, che presuppone una sostanziale incapacità dei genitori a svolgere il loro ruolo con il minore che viene affidato ai servizi sociali o a una comunità, oppure un procedimento di ambito amministrativo legato a irregolarità nella condotta o nel carattere, con successivo affidamento a servizi sociali o comunità. In entrambi i procedimenti l’obiettivo finale è il reinserimento sociale del minore”. “Qualsiasi provvedimento presupporrà un supporto e un sostegno psicologico e sociale per il minore. Non sappiamo cosa c’è dietro questa storia, non sappiamo le motivazioni: è bene agire con massima cautela”.
Sarà conferito oggi dal magistrato della Procura di Foggia, Alessio Marangelli, l’incarico per l’effettuazione della autopsia sul cadavere del 38enne ucciso lunedì scorso a Manfredonia. Le indagini, affidate ai carabinieri, stanno accertando il ruolo di un bimbo di sette anni figliastro della vittima.
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