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Covid, Sileri: “In Italia il 13% delle dosi di vaccino che arriveranno in Europa”

"Credo che ci sarà tantissima adesione alla vaccinazione, più di quella del vaccino antinfluenzale"

Pubblicato:03-12-2020 07:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:41
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ROMA – “I vaccini sono in dirittura di arrivo: chiaro che qualcuno arrivera’ prima, qualcuno dopo. Non significa che a gennaio avremo vaccini per 60 milioni di italiani, significa che entra la disponibilita’. Prenderemo il 13% di tutte le dosi che arriveranno in Europa e piano piano si procedera’ alla distribuzione. Il che significa ridurre le chance di contagio a partire da coloro che sono piu’ fragili, i piu’ anziani. La strada, iniziando le vaccinazioni, sara’ sicuramente in discesa. Avremo bisogno magari di aree circoscritte… se riuscissimo a mantenere un giallo per tutte le regioni una volta ottenuto e se riuscissimo a mantenere il giallo anche per il periodo natalizio e traghettarci al nuovo anno con meno contagi e meno posti in terapia intensiva occupati, questo rendera’ le cose piu’ semplici”. Lo ha detto il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri intervenuto alla trasmissione ‘Lavori in Corso’ di Radio Radio con Stefano Molinari e Luigia Luciani.

“Noi abbiamo 14 milioni di persone sopra i 65 anni in Italia, purtroppo abbiamo avuto esperienza di diverse decine di migliaia di morti sopra i 65 anni. È chiaro che sono loro che devono essere protetti. La protezione di gregge deve partire dalla popolazione piu’ anziana. Serve la massima trasparenza di quelli che sono i dati su questi vaccini per far capire meglio le cose. Io credo che ci sara’ tantissima adesione alla vaccinazione, piu’ di quella del vaccino antinfluenzale”, ha aggiunto.

“Si parte senza l’obbligo- ha concluso Sileri intervistato a Radio Radio- e poi vediamo in itinere anche l’aderenza alla vaccinazione. Se poi ti trovi che le persone non vogliono farsi il vaccino perche’ hanno timore e solo il 15% ne fa uso e’ chiaro che bisogna ricorrere a qualche forma di obbligatorieta’ ma credo che non vi sara’ nessun bisogno. Anzi credo che gran parte della popolazione una volta arrivato chiedera’ di fare il vaccino. Spero che avremo le dosi quanto piu’ in fretta possibile”.


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