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“Giù le mani dal Lambrusco”, pioggia di Odg del Pd a Bruxelles

MODENA - "Una liberalizzazione sconsiderata, giù le mani dal Lambrusco". Così un gruppo di deputati emiliani Pd, tra

Pubblicato:03-12-2015 18:45
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:40

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MODENA – “Una liberalizzazione sconsiderata, giù le mani dal Lambrusco”. Così un gruppo di deputati emiliani Pd, tra i quali i modenesi Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni, Edoardo Patriarca, Giuditta Pini e Matteo Richetti, dice “no” alla paventata intenzione della Ue di privare della tutela i vini identitari, ovvero quelli che prendono nome dal vitigno e non da una zona o paese, Lambrusco incluso.

vino Lambrusco

Sulla questione è stata presentata ieri una specifica risoluzione in commissione Agricoltura, a prima firma Marco Carra (Mantova), con l’obiettivo di impegnare “direttamente ed esplicitamente” il governo “nella difesa di quanto stabilito fino ad oggi dalle regole comunitarie”. Nel dettaglio, Il testo presentato impegna il governo Renzi “a mettere in campo ogni iniziativa necessaria in ambito comunitario” affinché, nei processi in atto di revisione delle norme comunitarie sull’etichettatura dei vini, con particolare riferimento al Lambrusco, “vengano confermati e rafforzati i principi sanciti dal paragrafo 4 dell’articolo 62 del Regolamento Ce numero 607/2009 e venga conseguentemente vietata ogni modifica della parte B dell’allegato XV”. Tradotto, no ad ogni modifica che possa consentire di inserire nell’etichettatura dei vini, compresi quelli senza indicazione geografica prodotti in uno qualsiasi degli Stati membri dell’Ue, quei nomi di varietà di vitigno che oggi sono riservati esclusivamente a specifiche denominazioni d’origine protette o indicazioni geografiche protette”.


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