ROMA – “La guerra non risolve i problemi che pretende di eliminare ma si limita a spostarli nel tempo, aggravandoli e lasciando dietro di sé vittime civili, odii e rancori“: così Nino Sergi, presidente emerito di Intersos, al Maxxi di Roma per la due giorni di dibattiti Humanitarian Congress.
Il dirigente, in apertura dei lavori, organizzati dall’ong per i suoi 30 anni di attività, ha sottolineato: “Le guerre definite umanitarie sono di per sé un non senso; la guerra è uno strumento che andrebbe abolito, perché le risorse spese dovrebbero andare invece in sviluppo sociale e creazione di giustizia“.
Nel suo intervento Sergi ha fatto riferimento a diversi conflitti, da quello in Somalia, dove negli anni Novanta Intersos realizzò i suoi primi interventi di assistenza umanitaria, fino a quello in corso in Ucraina. “Solo con il dialogo e la mediazione politica e solo con lo sforzo per capire le ragioni spesso non banali della parte avversa si possono costruire soluzioni durature per la pace e per la sicurezza” ha aggiunto il presidente emerito. “Chi chiede pace è un realista, perché il futuro è insieme”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it