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Discriminazioni sul lavoro, vinte due cause collettive

Per la prima volta risarcito l'ufficio della consigliera di parità che ha promosso i procedimenti ai tribunali di Ferrara e Bologna

Pubblicato:03-11-2022 15:12
Ultimo aggiornamento:03-11-2022 15:12
Autore:

giustizia-tribunale
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BOLOGNA – Due cause collettive vinte per discriminazioni sul luogo di lavoro. E’ il bilancio della consigliera di parità della Regione Emilia-Romagna, Sonia Alvisi, che per la prima volta ha ‘ottenuto’ risarcimenti rispettivamente per 20.000 e 5.000 euro, nei due casi dibattuti al tribunale di Ferrara e al tribunale di Bologna. È la prima volta che in Emilia-Romagna, come spiega l’Assemblea legislativa, che viene previsto un risarcimento direttamente all’ufficio della consigliera di parità, oltre al pagamento delle spese legale, in quanto soggetto che presidia l’interesse pubblico leso.

32 AVVOCATI DELL’EMILIA-R. NELLA SHORT LIST NAZIONALE

E intanto si rafforza in Emilia-Romagna la rete di avvocati esperti contro le discriminazioni di genere in ambito lavorativo, che puo’ contare due corsi di alta formazione in diritto antidiscriminatorio. Nella short list nazionale, fa sapere ancora ancora l’Assemblea, sono stati inseriti 32 avvocati della nostra regione su un totale di 264 componenti. A questi potranno aggiungersi coloro che hanno recentemente superato il test finale della seconda edizione del corso in diritto antidiscriminatorio organizzato nella nostra regione dalla consigliera regionale di parità con la rete dei comitati pari opportunità degli ordini forensi dell’Emilia Romagna e la fondazione forense bolognese e che ha visto la partecipazione di oltre 670 avvocati.

L’AVVOCATA: DARE ALLE VITTIME IL GIUSTO ACCESSO ALLA GIUSTIZIA

“Si tratta di un progetto che ha l’obiettivo di favorire il giusto accesso alla giustizia per le vittime di discriminazioni e promuovere una strategia integrata di prevenzione e contrasto al problema, nonché favorire l’emersione del fenomeno”, sottolinea l’avvocata Marta Tricarico, vicepresidente del comitato pari opportunità dell’ordine degli avvocati di Bologna e responsabile organizzativa del corso.
“Gli ambiti di intervento– aggiunge Tricarico– sono davvero vasti, potendo riguardare ogni procedimento giudiziale e stragiudiziale, in materia civile o penale, in cui le consigliere di parità sono chiamate a svolgere attività di assistenza o a promuovere azioni individuali o collettive, anche in via d’urgenza, a tutela delle vittime di comportamenti discriminatori”.


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