FOTO | La cacca d’oro (di mosaico) in mostra a Bologna

Una cacca di piccole tessere dorate, appoggiata sul fondo di un water 'trasparente': la crezione artistica è in mostra nella sede della Regione Emilia-Romagna a Bologna per la Biennale del Mosaico di Ravenna

Pubblicato:03-11-2022 14:14
Ultimo aggiornamento:03-11-2022 14:15

cacca mosaico
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BOLOGNA – Una cacca realizzata con tessere di mosaico dorate, sul fondo di un water ‘trasparente’ aperto. C’è anche il lato provocatorio dell’arte nella nuova mostra allestita dalla Regione Emilia-Romagna nella propria sede di viale Aldo Moro a Bologna, e inaugurata questa mattina.

ESPOSIZIONE PER LA BIENNALE DI RAVENNA

L’opera, frutto della creatività dell’artista Marcello Landi, fa parte della rassegna legata alla settima edizione Biennale del mosaico in corso a Ravenna. Lo spin-off regionale, in esposizione fino al prossimo 22 novembre, si compone di due allestimenti: a piano terra quello dedicato a Georges Mathieu, il rivoluzionario del mosaico, e al suo ‘Omaggio a Odoacre’; al piano ammezzato, invece, dove c’è l’aula dell’Assemblea legislativa, una serie di opere contemporanee realizzate anche con la tecnica del mosaico.

LE OPERE

C’è una statua di donna interamente ricoperta di tessere nero lucido (‘L’immenso in tasca’, di Francesca Fabbri). C’è un quadro con una fetta di pane spalmata con crema al cioccolato, con tanto di coltello sporco (‘Lockdown comfort food’, di Silvia Naddeo). Ci sono opere che richiamano animali e paesaggi. E c’è appunto la cacca dorata sul fondo del water, ben visibile perchè posizionata proprio davanti alle porte del Consiglio regionale. Chiamata ‘Ravenna Felix’, è stata realizzata nel 1993. E neanche a dirlo, già questa mattina era tra le opere in mostra più fotografate.

“UN MOSAICO DIVERSO DALLA TRADIZIONE”

La mostra “è dedicata ad artisti ravennati, o che operano nel territorio di Ravenna, che utilizzano il mosaico in maniera nuova e diversa dalla tradizione”, spiega il curatore Sandro Malossini. In questo senso Mathieu ha aperto la strada per un utilizzo nuovo del mosaico, che “viene incorporato in una pratica artistica di pittura o scultura. Oppure- spiega ancora Malossini- il mosaico non è più l’elemento principale, ma è uno strumento che viene utilizzato come altre tecniche e altro materiale per comporre l’opera artistica”.

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