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Confindustria, crescita contenuta nel terzo trimestre 2022 per manifattura

Stazionaria la produzione industriale (+0,2%) e l'attività commerciale (+0,4%) marchigiana secondo l'indagine Centro studi 'Guzzini'

Pubblicato:03-11-2022 12:45
Ultimo aggiornamento:03-11-2022 12:47
Autore:

mise
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ANCONA – L’attività produttiva e commerciale dell’industria manifatturiera marchigiana chiude il terzo trimestre 2022 con una crescita contenuta rispetto ai livelli dello stesso periodo del 2021. Secondo i risultati dell’indagine trimestrale condotta dal Centro studi ‘Giuseppe Guzzini’ di Confindustria Marche, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, nel trimestre luglio-settembre la produzione industriale ha registrato una variazione dello 0,2%. Un risultato debole anche se migliore di quello osservato a livello nazionale nel bimestre luglio-agosto (-2%). Appena positiva anche l’attività commerciale: l’andamento delle vendite ha registrato una crescita dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2021, con una contrazione sul mercato interno e un aumento sul mercato estero. Le vendite sul mercato interno hanno registrato un calo dell’1,2% con risultati positivi per minerali non metalliferi, sistema moda e gomma e plastica. Non bene la meccanica, il legno e mobile e l’alimentare. Le vendite sull’estero invece hanno registrato un aumento del 2% rispetto al 2021. Positiva la dinamica per l’alimentare e il sistema moda. Stabili i minerali non metalliferi, mentre negativo è risultato l’andamento per il legno e mobile, la meccanica e la gomma e plastica.

“ASPETTATIVE NEGATIVE PER FINE 2022”

“In questo scenario, resta significativo il ruolo delle esogene relative al costo e alla disponibilità dei fattori, inclusa l’energia, che si sommano agli effetti delle domande settoriali- spiega il presidente di Confindustria Marche Claudio Schiavoni- Le difficoltà sui mercati di approvvigionamento, la crescita dei costi e l’impennata dei prezzi di vendita stanno comprimendo la flessibilità di azione delle imprese su tutti i mercati, con rischi evidenti per la regolarità dei processi produttivi. A tutto questo si aggiungono le crescenti tensioni geopolitiche e l’elevata incertezza sulla situazione economica generale che influenzano negativamente le aspettative delle imprese per il trimestre finale dell’anno“.

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CALA OCCUPAZIONE E RICHIESTA DI CASSA INTEGRAZIONE

Nella media del terzo trimestre 2022 i livelli occupazionali sono diminuiti (-0,7%), con andamenti negativi nella meccanica, nel legno e mobile e nei minerali non metalliferi. Nello stesso periodo le ore di Cassa integrazione hanno subito una diminuzione del 67,6% rispetto al terzo trimestre 2021, passando da 12,5 milioni a 4 milioni.

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