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Al via la prima settimana di ‘Rigenerazione’: l’ambiente al centro della didattica

Ministro Bianchi: "Porterò la nostra esperienza venerdì a Glasgow"

Pubblicato:03-11-2021 15:02
Ultimo aggiornamento:03-11-2021 16:25

Rigenerazione scuola
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ROMA – Una rigenerazione dei saperi, dei comportamenti, delle infrastrutture e delle opportunità. Sono i quattro pilastri su cui si basa il piano sulla transizione ecologica ‘Rigenerazione scuola’, presentato questa mattina a Villa Piccolomini (Roma) con il ministro Patrizio Bianchi e la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia, che hanno dato il via alla prima settimana nazionale della ‘Rigenerazione’. Da oggi e fino al 5 novembre, gli istituti italiani saranno coinvolti in iniziative e progetti sull’ambiente, il riciclo, la riduzione degli sprechi, la mobilità sostenibile e i corretti stili di vita. Il piano Rigenerazione aprirà anche la riunione sul tema scuola e ambiente che si svolgerà venerdì a Glasgow nell’ambito della Cop26, a cui prenderà parte anche il ministro Bianchi.

“Questo è diventato il grande tema di tutto il mondo- ha detto in apertura il ministro- bisogna fare un passo in avanti, ed è quello che abbiamo fatto con questo programma. La rigenerazione deve partire dalla scuola e deve rigenerare la scuola stessa. Non vogliamo introdurre un’ora sull’ambiente perché vorremmo che questo tema diventasse trasversale a tutte le materie, la base di tutta la scuola. Dobbiamo rigenerare i saperi, i comportamenti, le infrastrutture e le nuove opportunità. Questo lungo periodo ci ha depressi. Ora stiamo uscendo non dalla pandemia ma dalla depressione mentale, e si esce rimettendoci in movimento. Ripartiamo dall’idea di una scuola rigenerata”. In apertura della giornata, il ministro ha anche piantato degli alberi con gli alunni della Scuola primaria dell’Istituto comprensivo ‘Baccano’ di Roma. “È il momento di sporcarci tutti le mani con la terra, la nostra terra”, ha aggiunto Bianchi.

Il piano Rigenerazione punta a valorizzare e rendere ripetibili buone pratiche già in azione nelle scuole, e fornire strumenti didattici sulla transizione ecologica, creando un legame educativo tra docenti e studenti. Sono già stati stanziati 2 milioni di euro per progetti dedicati all’educazione alla sostenibilità: le scuole potranno avere a disposizione fino a 25mila euro a istituto, mentre 800mila euro saranno dedicati agli enti del terzo settore. Per la missione sui comportamenti, è stato pubblicato il portale scuola e cibo, per fornire strumenti su una nuova cittadinanza alimentare, e sono stati ricordati i 400 milioni del Pnrr stanziati per le mense e per progetti (500 milioni) che ne garantiscano le funzionalità. A breve, poi, è prevista la pubblicazione della piattaforma per la mobilità sostenibile, che aiuterà a individuare percorsi sostenibili nel tragitto scuola-casa del personale e degli studenti. Infine, sulle infrastrutture, sono stati ricordati gli 800 milioni per le scuole nuove nel rispetto della NZEB, tra i fondi del Pnrr, i 3,9 miliardi per l’efficientamento e la messa in sicurezza degli edifici e 1 miliardo per le aule verdi, 2mila giardini nelle scuole.


“Qui c’è poco bla bla bla, qualcosa la stiamo veramente facendo- ha detto la sottosegretaria all’Istruzione, con delega all’educazione ambientale, Barbara Floridia- Siamo il primo Paese europeo ad avere un piano sistemico strutturale per la sostenibilità, implementando una disciplina trasversale che già esiste: l’educazione civica”. Nel piano rientra anche una Green Comunity, una “rete di rigeneratori e una cabina di regia fatta da rappresentanti di altri ministeri ed enti pubblici che potranno mettere insieme tutte le azioni che facciamo nelle scuole- ha spiegato la sottosegretaria- siamo riusciti a mettere a sistema le migliori eccellenze del Paese che da sempre lavorano per la sostenibilità”.

Dal 4 all’8 novembre, anche la Rai parteciperà alla settimana della Rigenerazione mandando in onda uno spot per incentivare tutte scuole a partecipare alle iniziative legate alla sostenibilità. “Dobbiamo introdurre il concetto di limite nella nostra società. Dobbiamo avere coscienza dei nostri limiti- ha detto il professor Federico Maria Butera, membro del Comitato Tecnico Scientifico di RiGenerazione Scuola- la transizione non si può fare solo con la tecnologia. C’è da fare tantissimo e lo stiamo facendo con grande entusiasmo, stiamo cercando di costruire un cambiamento culturale e questo non si può che fare a partire dalla scuola”.

Alla conferenza era presente anche Andrea Lenzi, Presidente Health City Institute, che ha parlato di un’alfabetizzazione sui questi temi per i più giovani e dell’importanza della scuola per una corretta impostazione delle abitudini. Il Generale Antonio Pietro Marzo, Comandante Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri, ha spiegato invece le attività dell’arma sul territorio. “Gli studenti vengono nei nostri centri, reparti di biodiversità che gestiscono e tutelano 130 riserve naturali e 19 foreste- ha raccontato- abbiamo messo in campo progetti come ‘Un albero per il futuro’ a cui abbiamo affiancato l’iniziativa ‘L’albero di Falcone’, che verrà piantato nelle 200 scuole siciliane che hanno aderito”.

Della tutela del mare ha parlato invece Antonio Basile, vice Comandante generale del corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera. “Vogliamo creare dei cittadini del mare per sviluppare interesse nei nostri ragazzi- ha spiegato- Bisogna avvicinare i giovani al mare, non soltanto d’estate, per capirne anche le sue problematiche. L’11 aprile di ogni anno celebreremo la giornata del mare e premieremo i ragazzi a cui conferiremo la cittadinanza del mare”. Per Vanessa Pallucchi, Vicepresidente Legambiente, la scuola sarà centrale nella transizione verde. “Non siamo soddisfatti degli accordi sul clima, ma proviamo almeno ad essere radicali in tema di formazione. La scuola è il motore per la buona riuscita di questa transizione”.

Giovanni Parapini, direttore Rai per il sociale, ha detto che “il servizio pubblico può essere utile in questo, per contribuire a svolgere un’informazione rivolta a tutte le generazioni. La nostra missione è far entrare nella quotidianità dei ragazzi un nuovo alfabeto, per far comprendere loro il vero significato della transizione e di uno sviluppo qualitativo, non quantitativo”. Per Rosalba Giugni, presidente di Marevivo, “siamo in emergenza rossa del pianeta. Dobbiamo lavorare tutti insieme per cambiare modo di produrre energia e cambiare il nostro sistema di alimentazione, partendo dai bambini. In questo la scuola ha un ruolo unico”.

Alla conferenza è intervenuto anche Andrea Ripa di Meana, Amministratore unico di Gse – Gestore dei servizi energetici, che dal 2018 collabora con il ministero dell’istruzione per sostenere il rinnovamento delle infrastrutture scolastiche. “Abbiamo riqualificato oltre 1400 scuole, mettendo a disposizione attraverso il Conto Termico oltre 85 milioni di euro di cofinanziamento per integrare fonti rinnovabili ed efficienza energetica in progetti nati con altre finalità, dalla messa in sicurezza sismica, all’adeguamento delle strutture, alle nuove esigenze della didattica- ha detto Ripa di Meana- RiGenerazione Scuola consentirà di realizzare 195 poli scolastici innovativi per sperimentare nuovi spazi per l’apprendimento, in grado di consumare il 20% in meno di quanto previsto dall’attuale normativa nazionale per gli edifici più efficienti, i cosiddetti Nearly Zero Energy Buildings”. Hanno portato il loro saluto anche Martina Alemanno, responsabile Educazione e Sensibilizzazione delle giovani generazioni per Asvis, e Daniela Mercante, dirigente dell’Istituto comprensivo ‘Portella della Ginestra’ di Vittoria, premiato per “aver colto lo spirito di Rigenerazione scuola, integrandolo nelle attività della scuola in modo creativo”.

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