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VIDEO | Università Federico II di Napoli, si è insediato il neo rettore Matteo Lorito

"Nei momenti di crisi l'alta formazione universitaria è un porto sicuro", ha dichiarato Lorito alla Dire nel giorno in cui inizia ufficialmente il suo mandato

Pubblicato:03-11-2020 15:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:10

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NAPOLI – Un ateneo che uscirà “rafforzato” dalle sfide aperte dall’inattesa pandemia da Covid-19. È questo il messaggio lanciato da Matteo Lorito, il nuovo rettore dell’università di Napoli Federico II, durante la conferenza stampa di insediamento per ufficializzare l’inizio del suo mandato, della durata di sei anni, e il passaggio di consegne con Arturo De Vivo, che ha guidato l’ateneo dalla nomina di Gaetano Manfredi a ministro dell’Università.

Lorito, 59 anni, già direttore del dipartimento di Agraria della Federico II, e’ stato eletto rettore a settembre, battendo l’altro candidato Franco Califano. Le elezioni si sono svolte con un insolito doppio turno, dopo che la prima sfida si era risolta in parità. Oggi Lorito si è detto pronto a guidare la Federico II “con grande entusiasmo, con la consapevolezza che si tratta di una sfida non semplice. Questo è un ateneo complesso e importante. Sono il rettore di tutti, pronto a collaborare con chiunque voglia contribuire a portare avanti il programma illustrato in campagna elettorale“, ha spiegato incontrando i giornalisti nell’aula magna storica dell’ateneo federiciano.


“Ci siamo chiesti cosa sarebbe successo alla didattica universitaria durante l’emergenza coronavirus. La Federico II – ha detto il neorettore – ha avuto un trend di crescita delle iscrizioni che si assesta intorno al 10 per cento. Questo significa migliaia di studenti in più che accogliamo al meglio possibile. Nei momenti di crisi l’alta formazione universitaria è un porto sicuro, da questo bisogna partire”.

Il nuovo rettore ha annunciato un piano triennale per l’edilizia universitaria: “Faremo valutazioni plesso per plesso, dovremo essere pronti a raccogliere le opportunità di finanziamento che ci vengono offerte dall’Unione europea e dal Recovery Plan”. Si interverrà sulle strutture già presenti, anche nell’ottica di aumentare l’offerta di servizi come mense e alloggi, e portando avanti progetti già avviati “come la nuova sede di Scampia e l’ampliamento degli spazi del campus di San Giovanni a Teduccio“. Intanto, l’ateneo “continuerà a dare risposte adeguate all’emergenza. Siamo riusciti ad evitare focolai, oggi garantiamo la didattica in presenza alle matricole in totale sicurezza. Gli studenti del primo anno hanno bisogno di vivere fisicamente il loro luogo di studio dopo aver trascorso l’anno della maturità con la didattica a distanza. Puntiamo molto sulle nostre matricole”.

Nel programma di Lorito si punta anche sulla digitalizzazione, il potenziamento del diritto allo studio con l’estensione della no tax area, l’internazionalizzazione e la semplificazione amministrativa. Tutti gli step saranno seguiti dalla squadra che accompagnerà il neo rettore. “Ci saranno più deleghe – ha annunciato – e la mia idea è quella di apportare anche importanti modifiche allo statuto per poter nominare più prorettori. Penso a cinque o sei prorettori, coloro a cui andranno le deleghe più pesanti, oltre al vicario. Il Covid non fermerà il lavoro che c’è da fare: la prossima settimana annunceremo il nuovo Consiglio di Amministrazione ed entro fine novembre l’intera squadra che sarà molto ampia, composta da una decina di persone”.

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