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Coronavirus Campania, Giulivo (Protezione civile): “Nessuna criticità nelle terapie intensive”

"Bisogna solo riconvertirle e destinarle al Covid", sottolinea alla Dire il coordinatore dell'Unità di crisi della Campania Italo Giulivo

Pubblicato:03-11-2020 13:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:10
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di Marco Santangelo

NAPOLI –  “I 57 posti letto rimasti in terapia intensiva al Cardarelli non rappresentano un dato allarmante”. Lo ha dichiarato alla Dire il numero uno della Protezione civile della Campania, Italo Giulivo. Il coordinatore dell’Unità di crisi ci tiene, quindi, a sottolineare che in questo momento non c’è una criticità nelle terapie intensive. Questo perchè sono attualmente in fase di riconversione nuovi posti letto previsti dal piano sanitario d’emergenza attuato a luglio.

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“Durante le riunioni in Unità di crisi – ha spiegato Giulivo – non è stata discussa come preoccupazione quella di allestire nuove terapie intensive a oltranza. Perché ci sono già, bisogna solo riconvertirle e destinarle al Covid”. Un punto sul quale invece si ragiona ora è la riorganizzazione di alcuni nosocomi campani in Covid hospital, come è stato già fatto per il San Giovanni Bosco. Il direttore generale fa sapere che in base al report epidemiologico di oggi pomeriggio ci sarà la possibilità, qualora ce ne fosse il bisogno, di riconvertire altre strutture ospedaliere proprio sul modello del presidio ospedaliero della Doganella.

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