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Salvini: “Non puoi decidere dalla sera alla mattina chi sta in casa e chi esce”

"Se il governo vuole collaborare lo faccia nel rispetto degli altri", dice il leader della Lega. E torna a dire: "Il luogo di confronto è il Parlamento, un dl si può fare in un giorno"

Pubblicato:03-11-2020 14:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:10

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ROMA – “Non puoi decidere dalla sera alla mattina chi sta in casa e chi esce, chi lavora e chi non lavora, chi guadagna e chi non guadagna. Se il il governo vuole collaborare lo faccia nel rispetto degli altri”. Così Matteo Salvini, leader della Lega fuori dal Senato, sull’arrivo del nuovo dpcm atteso per questa sera. “I nostri governatori ad ora, ed è mezzogiorno del martedì, non sanno chi domani, alle 9 della mattina del mercoledì, lavora o non lavora. Questo già mi sembra l’antitesi della collaborazione”, dice Salvini ai cronisti che gli chiedono a proposito dello spiraglio di collaborazione che si è aperto tra maggioranza e opposizione. Poi Salvini aggiunge: “Oggi abbiamo chiesto di ascoltare i medici che vogliono curare a casa i pazienti prima di mandarli in ospedale”.

“MATTARELLA HA DATO LA SVEGLIA A CONTE, SPERO LO CHIAMI SEMPRE”

È stato il richiamo di Mattarella che ha indotto le opposizioni ad aprire uno spiraglio di collaborazione con il governo? “No. Semmai è il richiamo di Mattarella che ha svegliato il governo che dormiva. Le opposizioni stanno cercando di collaborare da nove mesi”, dice Salvini. E aggiunge: “Quindi spero che Mattarella chiami tutti i giorni Conte e si suoi ministri, perché la volontà di collaborazione del governo è pari allo zero”.

“TEMPI LUNGHI IN PARLAMENTO? DL IN UN GIORNO SE CONDIVISO”

Il luogo di confronto per dare un senso allo ‘spiraglio’ che si è aperto per una collaborazione con la maggioranza è “il Parlamento” , dice ancora Salvini da Palazzo Madama. “Ci sono il Senato e la Camera che sono palazzi funzionali e aperti, quindi… Ci sono le commissioni parlamentari, noi siamo parlamentari, questo è il nostro posto di lavoro, questo è il posto per collaborare”.


Ma i tempi parlamentari non sono troppo lunghi per l’emergenza CoViD in corso? “Se vuoi un decreto lo approvi in un giorno, se lo condividi prima”, risponde Salvini, ma “questi stanno già pensando di fare un altro decreto ristori perché hanno sbagliato il primo, quindi così non si può lavorare”.

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