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Tre fasce di rischio, coprifuoco alle 22 e blocco spostamenti nelle zone ‘rosse’: le anticipazioni del dpcm

Il dpcm dovrebbe prevedere tre aree di rischio differenziate, ma il coprifuoco sarà nazionale. Didattica a distanza al 100% per le superiori e centri commerciali chiusi nel weekend

Pubblicato:03-11-2020 14:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:10
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ROMA – Il nuovo dpcm (che sarà firmato in serata o ormai più probabilmente nella giornata di domani) prevederà uno scenario differenziato in tre aree di rischio (rosse, arancioni e gialle) ma anche limitazioni diffuse su tutto il territorio nazionale. Come il coprifuoco, che a quanto pare dovrebbe essere fissato per le 22.

Con una parte del Pd a favore dello stop alla circolazione alle 21 e Italia viva propensa alla chiusura un’ora dopo, il coprifuoco per decisione del premier Giuseppe Conte sarà alle 22: il ragionamento che ha preso piede nel governo è orientato ad aiutare le attività che effettuano vendita in asporto. Consentire la circolazione delle persone fino alle 22 favorisce degli esercizi commerciali già penalizzati dalla limitazione della vendita diretta. Favorevoli alla procastinazione anche le regioni. Al momento, con il testo del dpcm che viene consegnato alle regioni, non ci sarebbero altre questioni aperte.

DALLE 22 ALLE 5 SPOSTAMENTI VIETATI SALVO NECESSITÀ

La bozza del dpcm, in possesso della Dire, prevede che “dalle 22 alle 5 siano “consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi“.


LA DIFFERENZIAZIONE IN TRE FASCE

Come ha spiegato il viceministro Mauri, il dpcm dovrebbe prevedere una “differenziazione sul territorio con le tre fasce, dalla più preoccupante alla meno preoccupante, dentro cui si prevedono una serie di azioni obbligatorie che stringano ancora di più rispetto sostanzialmente alla circolazione di persone”. Il tentativo è quello “di aumentare il livello di controllo della curva ovunque ma differenziarlo da realtà a realtà, proprio per incidere il meno possibile sull’aspetto economico che al governo è assolutamente presente e uno degli aspetti importanti di cui dobbiamo tenere conto”.

PER LE FASCE ROSSE STOP SPOSTAMENTI IN ENTRATA-USCITA

“Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori” delle fasce rosse. È una delle misure di contenimento del contagio da coronavirus che il governo adotterà nel Dpcm. Gli spostamenti potranno essere motivati “da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. È inoltre vietato “ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.

SCUOLA IN PRESENZA PER ELEMENTARI E MEDIE

La bozza del dpcm prevede che “l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continui a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispostivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina”. Per le scuole secondarie la didattica integrata sarà del 100 per cento.

CAPIENZA DEI MEZZI PUBBLICI AL 50%

La bozza del dpcm prevede “un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e, del trasporto ferroviario regionale con esclusione del trasporto scolastico dedicato è consentito”.

IN REGIONI PIÙ A RISCHIO SOSPESE ATTIVITÀ SPORTIVE E RUNNER VICINI A CASA

Nelle zone caratterizzate da “uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” – le cosiddette fasce rosse – sono sospese le attività “svolte nei centri sportivi all’aperto”, così come “tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva”. È una delle misure introdotte dal Dpcm che il Governo adotterà nelle prossime ore.

Nelle zone caratterizzate da “uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” – le cosiddette fasce rosse- “è consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie”. Inoltre, “è consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale”. Sono alcune delle misure introdotte dal Dpcm che il Governo adotterà nelle prossime ore.

CHIUSURA CENTRI COMMERCIALI E NEI FESTIVI E PREFESTIVI

“Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, e punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole”. Così la bozza del dpcm.

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