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Referendum Atac, l’11 novembre si vota per liberalizzare il Tpl: ecco i quesiti

Ecco i due quesiti referendari, a cui si potrà rispondere con un Sì o con un No.

Pubblicato:03-11-2018 15:09
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:44
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sciopero trasporti
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ROMA – Liberalizzare il trasporto pubblico locale di Roma, oggi affidato in quasi monopolio ad Atac, consentendo tramite gare pubbliche che altri operatori, anche privati, possano gestire la rete di autobus, tram e metropolitane della Capitale. Questo il senso del referendum comunale che si terrà a Roma l’11 novembre.

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Le operazioni di voto avranno inizio alle ore 8 e termineranno alle 20 del giorno stesso. Lo scrutinio partirà immediatamente dopo la chiusura della votazione.


I seggi, come al solito, saranno allestiti all’interno delle scuole della Capitale, come se si trattatsse di altri tipi di elezioni. L’elenco è consultabile sul sito del Comune di Roma nell’apposita sezione referendaria.

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Questi i due quesiti referendari, a cui si potrà rispondere con un Sì o con un No. Il primo chiede: “Volete voi che Roma Capitale affidi tutti i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e su rotaia mediante gare pubbliche, anche a una pluralità di gestori e garantendo forme di concorrenza comparativa, nel rispetto della disciplina vigente a tutela della salvaguardia e la ricollocazione dei lavoratori nella fase di ristrutturazione del servizio?”.

Il secondo quesito chiede: “Volete voi che Roma Capitale, fermi restando i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia comunque affidati, favorisca e promuova altresì l’esercizio di trasporti collettivi non di linea in ambito locale a imprese operanti in concorrenza?”.

Alla votazione, che si svolge a suffragio universale con voto diretto, libero e segreto, potranno partecipare tutti i cittadini iscritti nelle liste elettorali di Roma Capitale, nonché coloro che, appartenendo ad una delle categorie previste dall’art. 6 dello Statuto, si siano appositamente registrati tra l’1 ottobre e il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di svolgimento dei referendum. Per esercitare il diritto al voto, l’elettore dovrà presentare un documento valido e la tessera elettorale nella quale però, essendo un referendum cittadino, non verrà posto alcun timbro.

I cittadini sprovvisti di tessera elettorale valida, che, pur avendone diritto, siano stati esclusi dalla compilazione delle liste elettorali, possono presentare domanda di essere ammessi al voto alla Commissione Elettorale Comunale nei termini e nelle modalità previste dall’art. 3 della legge 7 febbraio 1979 numero 40, presso il dipartimento Servizi delegati-Ufficio Elettorale, Via Petroselli, 50 , tutti i giorni lavorativi nei normali orari di apertura al pubblico e, nel giorno della votazione, con orario 8-20.

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