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Pecore, corni, bastoni e stracchini. Anche i pastori hanno il loro festival

BOLOGNA - Il festival è iniziato sabato scorso,

Pubblicato:03-11-2017 15:16
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:51

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BOLOGNA – Il festival è iniziato sabato scorso, con  la vera e propria transumanza delle mura venete e di Valmarina, che ha visto un gregge di pecore attraversare la città alta di Begamo, lungo il percorso delle mura. Domenica 29 ottobre, poi, c’è stata la transumanza dei bergamini (con una piccola mandria di bovine da latte). Ma il Festival del pastoralismo di Bergamo non è ancora finito e nel weekend riserva ancora molte sorprese.

A partire dal laboratorio di autocostruzione del corno da segnale fatto con corna vere di capre e mucche. A Bergamo, in Lombardia, c’è un’associazione che da alcuni anni (quella di quest’anno è la quarta edizione) organizza questo festival per diffondere la conoscenza dei sistemi pastorali della montagna alpina lombarda ed in particolar modo dell’area delle Alpi Orobie (una parte delle Alpi bergamasche) e promuoverne il valore storico, ecologico, culturale, agroalimentare, economico e turistico.


La kermesse si svolge ogni anno in autunno e il fulcro del festival è la transumanza: in pratica una camminata per tutti – in abiti tradizionali- insieme a pecore, asini e cavalli, che si snoda lungo il percorso seguito ancora oggi dai pastori che con l’arrivo dell’autunno scendono dalle Alpi per spostarsi nei pascoli degli alpeggi in pianura. Oltre a questa, c’è poi la rievocazione storica della ‘transumanza dei bergamini‘, i pastori che fino alla metà del secolo scorso attraversavano la città bassa di Bergamo.

Transumanze a parte, ci sono anche musicamostre fotografiche, esposizioni di oggetti storici (quest’anno si possono ammirare i “Campanacci d’Italia”, una raccolta di campani da pascolo delle diverse regioni italiane), incontri e proiezioni di film. Proprio quest’anno, poi, è previsto un laboratorio con cui imparare a fabbricarsi un corno da segnale. E’ gratuito ma occorre però prenotarsi (gmocchi@libero.it), perchè i corni, da 25 a 70 centimetri, non sono infiniti.

L‘edizione di quest’anno del Festival del pastoralismo ha preso il via sabato 28 ottobre e si concluderà sabato 18 novembre.


La transumanza delle mura e di Valmarina

Questa lunga passeggiata lungo le ‘mura venete‘ (che tra l’altro quest’anno vengono proclamate patrimonio Unesco) vuole raccontare come i pastori bergamaschi continuino, da mille anni, a fare la spola tra le pianure solcate dai fiumi che scendono dalle Alpi Orobiche (Oglio, Serio, Adda) e gli alti pascoli degli alpeggi. Continuano anche a passare da Bergamo pascolando le aree verdi della periferia ma anche quelle sotto le mura.

I pastori, con il gregge del pastore Marco Cominelli di Parre al seguito, seguono a piedi un percorso che va da Porta San Lorenzo a Porta Sant’Alessandro a Città alta e poi, da qui, fino all’ex-monastero di Valmarina attraverso via Beltrami, via Roccolino e la ciclabile del Morla.  La camminata, in abiti tradizionali, avviene come ogni anno con la colonna sonora del duo Bremgaghèt . E alla fine, “merenda del pastore” per tutti, con prodotti dei pastori e delle aziende agricole della Fondazione Bosis.


La transumanza dei ‘bergamini’

Rievocazione storica della transumanza dei bergamì con una mandria di bovine da latte (azienda Ignazio Carrara, di Serina). Come un tempo, la carovana è accompagnata dai tipici carretti telonati trainati da cavalli dove venivano caricate galline, provviste, attrezzi da caseificio, abiti, fascine di legna, scorte alimentari, bimbi e vitelli non ancora in grado di camminare.

Viene ripercorso un tratto del tragitto de bergamì provenienti dalla Valbrembana che, sino alla metà del secolo scorso, attraversavano città bassa proveniendo da Via Baioni (dove esistevano anche alcuni stallazzi di sosta) e dirigendosi verso Porta Osio da dove proseguivano verso Canonica d’Adda e il milanese per svernare nelle cascine.

E’ una camminata di tre chilometri, che tutti possono facilmente seguire. In piazza Pontida, poi, punto d’arrivo, appuntamento con la dimostrazione di mungitura e di caseificazione, il mercatino dei prodotti caseari tradizionali artigianali di aziende delle valli Brembana e Taleggio (con i vari stracchini e formaggi ma non solo). E dalle 12  la merenda del bergamino”(polenta e latte e schissöl).


Gli appuntamenti di sabato 4 novembre

Ore 14.30 Porta Sant’Agostino. Laboratorio per l’autocostruzione del corno da segnale su modelli storici con corna naturali caprine e bovine. Nel laboratorio si apprende come suonare gli strumenti e ciascuno può costruirsene un esemplare. Il potente suono di questo antichissimo strumento di comunicazione verrà infine sperimentato sulle Mura venete, come succedeva quando venivano avvistati eserciti, carovane, postiglioni (con Giovanni Mocchi).

Ore 16.30 Porta Sant’Agostino. Presentazione sulla storia e l’uso del corno da segnalazione. Giovanni Mocchi, l’etnomusicologo che ha organizzato l’evento, propone una carrellata di immagini storiche e preistoriche che raccontano usi e curiosità di questo insostituibile strumento che ha accompagnato l’uomo fin dalle sue origini. I corni, da 25 a 70 centimetri, possono essere prenotati anticipatamente al 3284819895 anche con un sms o WhatsApp.

Ore 20.30 – Porta Sant’Agostino – Film documentario in anteprima nazionaleBodenlos‘ (Svizzera, 2016, 42 minuti) di Martina Egi. Protagoniste quattro famiglie di allevatori di montagna con i loro problemi seguite per un anno dalla regista. In collaborazione con Associazione Gente di Montagna.

La rassegna prosegue fino al 19 novembre

Altri appuntamenti del festival sono previsti per l’11, 12, 17 e 18 novembre. Appuntamento da non perdere è quello di domenica 12 novembre con  “Stracchinando sulle mura venete” (inizialmente fissata per il 5 novembre, ma poi spostata di una settimana per le previsioni meteo rischiose), una camminata a tappe tra città bassa e città alta per scoprire il “pianeta stracchini“. Ci saranno infatti varie tappe casearie, ambientate presso le porte (Sant’Agostino, San Giacomo, Sant’Alessandro e la cannoniera di San Giovanni, con possibilità di vista con guide turistiche (anche all’interno della Porta Sant’Alessandro e della Cannoniera di San Giovanni). Non solo assaggi di stracchini in tutte le loro varietà (tal quali o oggetto di originali preparazioni) ma anche assaggi musicali. Punto di arrivo Piazza Mascheroni .

Dopo il laboratorio sulla costruzione del corno, poi, il 18 si terrà il laboratorio sulla costruzione bastoni da pastore con Gianmaria Fontana.

di Marcella Piretti, giornalista professionista

(Le immagini sono tratte dal sito Festival del pastoralimo – Terre d’Alpe)

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