
ROMA – Detenzione provvisoria per Oriol Junqueras, ex vice-presidente del governo autonomo della Catalogna, e per sette ex-ministri (‘consejeros’) Jordi Turull, Raúl Romeva, Josep Rull, Dolors Bassa, Meritxell Borrás, Joaquim Forn e Carles Mundó. A ordinarlo è un provvedimento emesso dalla giudice Carmen Lamela, della ‘Audiencia nacional’, l’Alta corte spagnola.
I politici, accusati di ribellione, sedizione e malversazione, sono stati arrestati ieri sera intorno alle 19. Gli uomini (sei in tutto) si trovano nel carcere di Estremera, a Madrid, mentre le due donne nella prigione femminile di Alcalà. Rischiano fino a 30 anni di carcere. A spingere il giudice a optare per il carcere sono in primis il rischio di fuga, ma anche quello di reiterazione del reato e inquinamento e distruzione delle prove. Ieri mattina gli otto politici erano comparsi davanti al giudice ma si erano rifiutati di rispondere alla domande.
Lunedì, era stata la procura di Madrid a chiedere al tribunale l’incriminazione di Puigdemont e degli altri “principali responsabiili politici della Generalitat catalana (l’esecutivo regionale autonomo)” per “ribellione, sedizione e malversazione”. Lamela, si legge sul sito del quotidiano catalano ‘La Vanguardia’, ha decretato inoltre l’arresto dell’ex-ministro Santi Vila, eludibile dietro il pagamento di una cauzione da 50mila euro.
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