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Intervista a Ana Marina Lozica

Nome:  Ana Marina Cognome: Lozica Luogo e data

Pubblicato:03-11-2016 18:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:15

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ana_marina_lozicaNome:  Ana Marina

Cognome: Lozica

Luogo e data di nascita: Zagabria 17/07/1987


Professione: Artigianato artistico – imprenditrice in ambito cooperativo

Residenza a San Marino: dal 03/1990

Domicilio a San Marino: dal 08/1987

Eventuale/i altra/e cittadinanza/e: NO – rinuncia alla cittadinanza Croata

Partito: C10

1) Cominciamo dalla legislatura ormai volta al termine. Può dirci cosa, secondo la sua opinione, ha funzionato bene e cosa no o comunque meno? Per quali ragioni?

A mio parere il problema fondamentale è stata la poca coordinazione del gruppo di Governo, associata ad un forte protagonismo dei singoli individui. Il risultato si è ripercosso su tutta la cittadinanza. Infatti in un gruppo non coeso, ognuno pensa al proprio orticello, e quando qualcuno sbaglia è più semplice porre l’accento sull’errore che adoperarsi a correggerlo insieme. Questo genera polemica, e di conseguenza insicurezza circa la validità del Governo, e un’incredibile perdita di tempo per tutti.

2) Nella prossima legislatura, quali sono i tre punti prioritari che la nuova maggioranza dovrà mettere al centro dell’agenda politica nei primi 100 giorni? Perché?

Innanzitutto bisogna fare il punto della situazione sulle iniziative in corso: molte procedure mancano solo dell’ultima fase, altre situazioni in attesa hanno già ottime soluzioni, basta applicarle. Ritengo necessario mettersi subito a lavorare su testi legislativi unici e coordinati. Sembra banale, ma se l’ignoranza della Legge non è ammessa, dobbiamo renderla più fruibile e dare opportunità di formazione e approfondimento a tutti i cittadini. Il cambio del Governo a San Marino è sempre stato un momento di forte incertezza: questo indebolisce la nostra economia e toglie fiducia nelle istituzioni. Con regole certe e più chiare, servono meno commissioni: è necessario evitare che situazioni importanti nell’organizzazione e nella vita dei nostri concittadini rimangano in sospeso per lungo tempo a causa di un avvicendamento politico. La politica serve per trovare soluzioni, migliorare la vita dell’individuo all’interno di una comunità. Tenendo a mente questo principio, e con una buona base di idee sul punto di concretizzarsi, confido nella veloce creazione di una efficiente agenda di lavoro.

3) Ci sono delle tematiche politiche che sente maggiormente vicine e per le quali desidera impegnarsi in prima persona? Come mai?

Artigianato, cultura, istruzione, formazione e welfare. Nessuno a questo mondo può essere un “tuttologo”, pertanto preferisco concentrare le mie energie a fornire al mio Paese soluzioni che sento di poter applicare.

4) In questa fase si parla sempre più di sviluppo dell’economia del Paese ma il concetto è legato all’idea di sviluppo che ognuno ha. Secondo la sua, quali sono le direzioni da seguire per ottenere i traguardi in tale ambito? A cosa non bisogna rinunciare per farlo?

La cultura sempre di più crea economia. Spesso si tratta di microimprese, a volte di eccellenze a livello europeo: tutta la Repubblica può giovarne. Non sto certo parlando di boom economici improvvisi, bensì del consolidamento di un lavoro quotidiano ed onesto, che da semplicemente a coloro che ci mettono il giusto impegno, la possibilità di mantenersi con dignità. Ben vengano i grandi investimenti, ma ciò che regge in piedi il nostro Paese è la varietà di beni e servizi offerti. Anzi, credo che molte nicchie di mercato siano ancora scoperte: serve identificarle e mettere in moto l’ingranaggio per far partire anche queste attività.

5) Qual è il convincimento che ha maturato in questi anni nel rapporto che sarebbe giusto si instaurasse tra San Marino e Unione Europea?

Mi piace il percorso intrapreso per trovare la strada di una collaborazione piuttosto che di una annessione all’Unione Europea. Attendo di vedere come si configurerà nei prossimi mesi il lavoro del neonato Punto Europa, e quali condizioni saremo bravi a trattare durante il percorso di associazione. E’ importante che la cittadinanza abbia occasione di conoscere le possibilità che si prospettano, e magari l’opportunità di indicarne di inesplorate.

6) Nella storia di San Marino, anche recente, c’è una figura politica a cui si ispira o almeno in cui si riconosce per ideali e valori?

Non ho un unico esempio da seguire, ma cerco di imparare da ognuno. Partendo dai più vicini: vorrei imparare il gioco di squadra da Luca Santolini, l’entusiasmo da Matteo Ciacci, la dedizione allo studio da Andrea Zafferani, la moderazione da Franco Santi e la determinazione da Mimma Zavoli. Emma Rossi rimane per me un esempio da seguire, sempre. Forse perché la mia integrazione come Sammarinese è partita da uno dei “suoi” asili nido, forse perché era una Donna di quelle con la D maiuscola, sicuramente perché ogni volta che l’ho incontrata mi ha fatto sentire un essere umano importante. Vorrei saper fare lo stesso.

7) Nello scenario politico internazionale, attuale o passato, c’è un personaggio di cui stima l’azione politica? Se si, per quali motivi?

Ancora più che per la domanda precedente è difficile scegliere un esempio solo. Inoltre sono una persona che impara meglio osservando la pratica che studiando la teoria. Pertanto preferisco capire come persone più preparate di me hanno risolto situazioni complesse, per dedurre come comportarmi nei casi che mi si presentano. Sono cresciuta con molte storie su Josip Broz Tito. Per esempio non posso non apprezzare la manovra che fece alla fine della Seconda Guerra: mobilitò sia i Russi che gli Americani per la liberazione del proprio territorio, in modo da mettere in salvo la propria gente. Nel frattempo usò tutte le forze disponibili sul posto per tentare di liberare il Paese in autonomia: ci riuscì. Questo gli permise per decenni di avere autonomia, in quanto Presidente di un Paese non allineato. Spesso le scelte sono difficili, e le conseguenze importanti. Nondimeno le strade per la risoluzione dei problemi possono essere molteplici, e solitamente parallele tra loro.

8) Ci sono delle esperienze nella sua formazione, nel suo lavoro, nella sua vita (anche politica) che considera propedeutiche o comunque importanti per svolgere nel migliore dei modi il mandato per cui si candida?

Vengo da una formazione di laboratorio e di cantiere. Non sono abituata ad avere seconde possibilità per fare le cose: quando uso il flessibile per esempio devo rimanere concentrata, cosciente che una disattenzione può causare un grave incidente sul lavoro. Allo stesso modo ritengo che si debba restare concentrati quando si valutano modifiche alla legislazione: le procedure devono seguire un senso logico, essere eque per tutti, applicabili, chiare. Le norme sono astratte, ma influenzano direttamente la vita e la possibilità di successo e felicità dei nostri concittadini.

9) Ci sono momenti in cui si sente orgoglioso del suo Paese? Quando l’ultima volta?

Ogni volta che sono fuori San Marino per qualche evento, capita di parlare con qualcuno del mio Paese. Ogni volta immancabilmente sento persone, tante persone, dichiarare con una tenerezza disarmante quanto questa piccola Repubblica gli sia rimasta negli occhi e nel cuore. Ogni volta mi sento orgogliosa di rappresentare San Marino attraverso il suo artigianato. Fortunatamente partecipo ad un evento quasi mensilmente.

10) Quali sono gli aspetti del suo carattere che ritiene maggiormente importanti per fare politica?

La determinazione e la creatività. Sono gli aspetti (positivi) che mi contraddistinguono: se mi prefiggo una meta, prima o poi, in un modo o nell’altro, la raggiungo. Raramente succede in modo semplice, quasi mai attraverso la via che immaginavano gli altri.

11) Quando è nata nella sua vita l’aspirazione all’impegno politico con lo spirito di servizio per la nostra Repubblica? É giunta legata a un fatto scatenante particolare o si è costruita gradualmente nel tempo?

Mia madre mi ha insegnato la dignità ed il senso civico, mentre mio padre mi ha chiarito fin da subito che non avrei ricevuto nulla nella vita se non mi fossi adoperata per averlo. Questo vale anche per i diritti: non piovono dall’alto. Sono Sammarinese per scelta. Ogni azione che svolgo, ogni scelta che faccio come individuo ha delle ricadute su di me e sulla mia comunità: l’impegno politico ne consegue.

12) Nella sua vita privata, anche passata, ci sono delle passioni (sport, hobbies, interessi) che ha coltivato e che hanno lasciato il segno dentro di lei? Se si, quali insegnamenti ne ha ricavato?

Non sono mai stata amante dello sport, mentre mi piace progettare e creare oggetti esteticamente piacevoli e tecnicamente impegnativi. Soprattutto mi piace ottenere risultati “impossibili” secondo molti. Ogni volta che ottengo i risultati, mi rendo conto che le idee vanno coltivate. Per coltivare intendo lavorarci ogni giorno, anche quando sembra che non ne cresca nulla.

13) Con la preferenza unica crediamo che gli elettori valuteranno la competenza, le capacità del candidato, le sue motivazioni e l’entusiasmo. Cosa può dire a proposito riguardo le sue? 

Non sono una persona particolarmente espansiva, quindi mi rendo conto che possa essere difficile valutare tutte queste caratteristiche di qui al 20 novembre. Posso dire che a partire da gennaio mi sono organizzata per avere il tempo libero necessario per dare un apporto significativo alla vita politica. Sarei molto onorata qualora potessi partecipare attivamente ai lavori consiliari, ma anche nel caso contrario mi impegnerò al massimo per ottenere i risultati prefissati da Civico 10 per la nostra piccola ma speciale Repubblica di San Marino.

 

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