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Intervista a Federico Pedini Amati

Nome: Federico Cognome: Pedini Amati Luogo e data

Pubblicato:03-11-2016 16:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:15

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federico-pedini-amatiNome: Federico

Cognome: Pedini Amati

Luogo e data di nascita: San Marino – 11/08/1976


Professione: Libero Professionista – Assicurazioni Generali Italia Spa

Residenza a San Marino: dalla nascita

Domicilio a San Marino: dalla nascita

Eventuale/i altra/e cittadinanza/e:

Partito: Mdsi

1) Cominciamo dalla legislatura ormai volta al termine. Può dirci cosa, secondo la sua opinione, ha funzionato bene e cosa no o comunque meno? Per quali ragioni?

Direi che poche cose hanno funzionato in questa legislatura, per la verità non me ne viene in mente nessuna. Non è stato fatto per esempio, da parte dell’ultima Maggioranza, alcun progetto economico per lo sviluppo del paese. Molti sono stati gli “ slogan “ ma nulla è stato messo in pratica. I motivi: mancata coesione, incompetenza, litigiosità e scarsa attitudine alla concretezza.

2) Nella prossima legislatura, quali sono i tre punti prioritari che la nuova maggioranza dovrà mettere al centro dell’agenda politica nei primi 100 giorni?

Il primo punto è il lavoro, creare nuovi posti di lavoro attirando in Repubblica realtà Aziendali sane e di nicchia vista la nostra fiscalità. Il secondo aspetto importantissimo è rimettere in equilibrio i conti pubblici per poter usufruire di risorse economiche al fine di riqualificare il nostro Territorio, potenziando le infrastrutture esistenti in ambito Turistico e Commerciale, come ad esempio il Centro Storico e Borgo Maggiore – Patrimonio Unesco. Il terzo punto, ovviamente non meno importante dei due precedenti è quello di risolvere il problema della sofferenze bancarie che stanno mettendo a rischio l’economia del nostro paese. Questo aspetto è molto delicato e secondo noi deve prevedere in primo luogo l’intervento dei privati nella ricapitalizzazione dei propri istituti Bancari. Lo Stato non può e non deve più in alcun modo intervenire con risorse pubbliche a salvataggio di Istituti Bancari in difficoltà. La ricapitalizzazione spetta ai proprietari che sono privati.

3) Ci sono delle tematiche politiche che sente maggiormente vicine e per le quali desidera impegnarsi in prima persona?

Si, sicuramente una delle tematiche che sento maggiormente vicina è l’aspetto della certezza del diritto e della sburocratizzazione dell’apparato Pubblico. Un paese snello e al passo con i tempi deve offrire, ad eventuali investitori, regole certe e semplici. Ad esempio il Congresso di Stato non può fungere da controllore sulle attività economiche ma devono essere i vari uffici pubblici a farlo. Un altro aspetto sono la semplificazione delle leggi e l’accorpamento delle stesse in testi unici sviluppati sui vari argomenti. Un paese piccolo come il nostro dovrebbe avere, nei vari settori, leggi che in 10 pagine ti consentono in maniera chiara e semplice di adempiere a tutte le regole del nostro Stato. Quindi, meno burocrazia, più certezza delle regole e del diritto.

 

4) In questa fase si parla sempre più di sviluppo dell’economia del Paese ma il concetto è legato all’idea di sviluppo che ognuno ha. Secondo la sua, quali sono le direzioni da seguire per ottenere i traguardi in tale ambito? A cosa non bisogna rinunciare per farlo?

Non dobbiamo assolutamente rinunciare alla nostra Statualità in tutto o in parte. La Repubblica di San Marino ha 1700 anni di storia e anche a quella deve legare le direttrici per il suo sviluppo. Si potrebbero ospitare in Repubblica assemblee di carattere Internazionale quali ad esempio il G20, si dovrebbero incentivare e rilanciare settori legati al mondo dell’informatica, si dovrebbero prevedere nuove infrastrutture pubbliche per rendere maggiormente autonoma la nostra Repubblica in campo di approvvigionamento idrico ed elettrico, quindi un bacino di raccolta d’acqua e conseguentemente prevedere la realizzazione di una nostra centrale elettrica senza continuare ad acquistare tutto dall’esterno. Si dovrebbero attirare in Repubblica realtà di altissima specializzazione in campo Sanitario prevedendo ad esempio corsi in Repubblica per il riconoscimento dei punteggi Ministeriali ai professionisti medici e tante tante altre cose mai fatte.

5) Qual è il convincimento che ha maturato in questi anni nel rapporto che sarebbe giusto si instaurasse tra San Marino e Unione Europea?

Vorrei che la nostra piccola Repubblica si potesse dotare di una propria moneta, magari elettronica quale potrebbe essere per esempio la SMAC, ovviamente quest’ultima rivisitata e non più legata come è oggi ad un mero controllo fiscale degli operatori del settore. Dico questo perché moltissimi osservatori esterni vedono per la Repubblica di San Marino un percorso di avvicinamento all’Associazione Europea come una vera opportunità per San Marino, mantenendo però salde alcune nostre caratteristiche come la fiscalità, un basso numero di residenze legato al mondo del lavoro e a motivi famigliari, quindi no alla libera circolazione delle persone intesa come possibile collocazione in territorio. Per finire è indispensabile invece la libera circolazione delle merci che oggi in parte è regolamentata attraverso accordi di cooperazione economica in primis con la Repubblica Italiana. Quindi bene l’avvicinamento all’Europa attraverso accordi di Associazione, no al venire meno di nostre peculiarità e caratteristiche storicamente irrinunciabili come la nostra Statualità e il mancato ingresso degli stranieri.

6) Nella storia di San Marino, anche recente, c’è una figura politica a cui si ispira o almeno in cui si riconosce per ideali e valori?

Vincenzo Pedini, mio nonno che purtroppo non c’è più, nessun altro. Era un Comunista convinto quando il Comunismo negli anni passati aveva un senso nel contrastare il fascismo. Io non sono ideologicamente Comunista ma mi sento portatore ugualmente dei valori morali che mio nonno mi ha inculcato in giovane età.

7) Nello scenario politico internazionale, attuale o passato, c’è un personaggio di cui stima l’azione politica? Se si, per quali motivi?

No.

 

8) Ci sono delle esperienze nella sua formazione, nel suo lavoro, nella sua vita (anche politica) che considera propedeutiche o comunque importanti per svolgere nel migliore dei modi il mandato per cui si candida?

Le mie esperienze lavorative mi hanno sicuramente consentito di avere un’idea molto ampia del mondo economico e imprenditoriale. Vengo da una famiglia di imprenditori che tutt’ora è molto attiva in Repubblica e non solo. Io stesso sono un libero professionista nel campo Assicurativo oggi e prima ancora ho avuto una Agenzia Immobiliare e una attività Commerciale, quindi so molto bene quali e quanti problemi ci sono a San Marino in tali ambiti. Quindi sicuramente il mio apporto nell’ambito politico sarà portatore anche e soprattutto di tali problematiche.

9) Ci sono momenti in cui si sente orgoglioso del suo Paese? Quando l’ultima volta?

Si mi sento sempre orgoglioso del mio Paese perché lo amo. Quando ? Anche oggi. Non è il Paese a non farsi amare, sono le persone che lo Governano o che lo hanno Governato.

10) Quali sono gli aspetti del suo carattere che ritiene maggiormente importanti per fare politica?

Sono molto determinato, non sono condizionabile da nessun punto di vista, in una parola sono “ libero “ e in questo paese le persone libere fanno molta paura, maglio denigrarle come qualcuno ha provato a fare fino ad oggi, ma sono ancora qui se i cittadini lo vorranno.

11) Quando è nata nella sua vita l’aspirazione all’impegno politico con lo spirito di servizio per la nostra Repubblica? É giunta legata a un fatto scatenante particolare o si è costruita gradualmente nel tempo?

Semplicemente è nata perché da sempre mi sono interessato del mio paese. Se devo darle un arco temporale più preciso le direi che è nato, quando, diversi anni fa, ho gestito una tabaccheria/edicola e mi trovavo quotidianamente a vendere e quindi leggere i giornali Sammarinesi e non solo.

12) Nella sua vita privata, anche passata, ci sono delle passioni (sport, hobbies, interessi) che ha coltivato e che hanno lasciato il segno dentro di lei? Se si, quali insegnamenti ne ha ricavato?

La mia vita privata per fortuna è costellata di persone speciali, a partire dalla mia compagna per poi passare ai miei famigliari. La mia prima passione nel privato e la famiglia, poi vengono hobbies come la caccia, la pesca e alle volte, poco, il calcetto. L’insegnamento è il più classico degli insegnamenti e cioè di famiglia ce n’è una sola.

13) Con la preferenza unica crediamo che gli elettori valuteranno la competenza, le capacità del candidato, le sue motivazioni e l’entusiasmo. Cosa può dire a proposito riguardo le sue?

Non penso di essere un tuttologo come invece ne abbiamo tanti, però a differenza di questi ultimi penso di essere stato e di essere capace in questa vita di sostenere economicamente la mia famiglia che per adesso è composta da me e la mia compagna. Ho sempre lavorato per conto mio, salvo pochi anni da dipendente e ho sempre trovato soddisfazione in quello che ho fatto. Penso di essere capace nel mio lavoro e di esserne anche sufficientemente competente. Nel contesto politico invece c’è moltissima gente che straparla senza avere mai lavorato nella propria vita e questo non va bene e non consente soprattutto di conoscere i veri problemi di un paese. Penso di avere una spiccata capacità relazionare con il pubblico e sono fortemente motivato. La più forte motivazione rimane la mia vita di coppia e la mia famiglia. L’entusiasmo o ce l’hai o non ce l’hai, io ce l’ho. Fateci caso, c’è molta gente sempre seria e arrabbiata, mi viene da dire insoddisfatta della propria vita, io sono felice di questa vita invece.

 

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