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Intervista a Marica Montemaggi

Nome: Marica Cognome: Montemaggi Luogo e data di

Pubblicato:03-11-2016 15:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:15

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marica_montemaggiNome: Marica

Cognome: Montemaggi

Luogo e data di nascita: Rimini, 20/07/1982


Professione: Impiegata

Residenza a San Marino: da ottobre 2004
Domicilio a San Marino: da ottobre 2004

Eventuale altra cittadinanza: italiana

Partito: C10

1) Cominciamo dalla legislatura ormai volta al termine. Può dirci cosa, secondo la sua opinione, ha funzionato bene e cosa no o comunque meno? Per quali ragioni?

Questa legislatura ha demotivato e deluso tanti cittadini che in questi anni hanno dovuto cercare con tutte le forze di far fronte a tagli ai servizi, aumento della tassazione ed eccessiva discrezionalità a volte dettate dal personalismo politico. Abbiamo visto andarsene molte aziende dal territorio, probabilmente anche perché non si è stati in grado di attuare con metodo e propositività dialoghi e accordi con i paesi con cui abbiamo sempre intrattenuto relazioni economiche e con gli organismi internazionali. Abbiamo visto allargarsi la forbice tra coloro che hanno di più e coloro che hanno di meno senza riuscire a portare avanti sistemi e politiche atte a tutelare le fasce più deboli.

2) Nella prossima legislatura, quali sono i tre punti prioritari che la nuova maggioranza dovrà mettere al centro dell’agenda politica nei primi 100 giorni? Perché?

Nella prossima legislatura ritengo che ci siano tre aspetti prioritari e interrelati tra loro che sono assolutamente prioritari nell’agenda politica.

  • Sviluppo e ripartenza delle attività economiche: dobbiamo abbattere la burocrazia e mantenere una fiscalità leggera per attrarre nuovi investitori e per mettere in sicurezza e agevolare le imprese esistenti (revisioni delle leggi di concessione delle licenze, agenzia per lo sviluppo, incentivi alle imprese, semplificazione della PA, attrattività del comparto turistico)
  • Riforma del lavoro: la ripresa dell’attività economica e della competitività del nostro paese deve rivedere la normativa sul lavoro. Dobbiamo consentire assunzioni più semplici ed una progressiva armonizzazione dei contratti fra il settore pubblico e privato. Dobbiamo incentivare le imprese ad investire nel tempo sul lavoratore ma dobbiamo dare risposte ai non occupati e ai disoccupati per i quali è fondamentale avere la certezza del reddito ed una formazione che possa permettere loro di ricollocarsi nel mondo del lavoro.
  • Sistema finanziario: è una priorità quella di ristabilire l’equilibrio per il nostro sistema finanziario/bancario. Dobbiamo risolvere il problema degli NPL affinchè gli istituti bancari possano erogare ulteriore credito a favore di imprese e privati ed effettuare una ristrutturazione degli istituti per giungere ad una maggiore efficienza. Occorrerebbe inoltre stipulare accordi con gli organismi europei per permettere la circolazione dei servizi finanziari nel mercato.

3) Ci sono delle tematiche politiche che sente maggiormente vicine e per le quali desidera impegnarsi in prima persona? Come mai?

Le politiche che sento più vicine sono quelle sociali, probabilmente perché da sempre sono stata sensibile ai temi che riguardano la persona e la sua tutela. Un paese può dirsi sviluppato anche in considerazione della tutela dei diritti che può garantire ai suoi cittadini e non. Le politiche sociali si intrecciano a tutte le altre politiche messe in atto e per questo non sono secondarie. A mio avviso occorre obiettività e impegno affinché possano essere intraprese strade che possano aumentare il benessere della popolazione.

4) In questa fase si parla sempre più di sviluppo dell’economia del Paese ma il concetto è legato all’idea di sviluppo che ognuno ha. Secondo la sua, quali sono le direzioni da seguire per ottenere i traguardi in tale ambito? A cosa non bisogna rinunciare per farlo?

Sviluppo significa esaltare le potenzialità e le peculiarità che San Marino ha al suo interno, puntando ad esempio sullo spirito di imprenditorialità e di accoglienza. Sviluppo vuol dire intessere relazioni con gli altri paesi al fine di aumentare le relazioni economiche che possano portare beneficio alla nostra Repubblica senza rinunciare alla nostra sovranità e alle nostre specificità. Lo sviluppo si denota anche nella tutela dei diritti civili e sociali della persona, nel livello di istruzione e culturale che accrescono il benessere dell’intera collettività.

5) Qual è il convincimento che ha maturato in questi anni nel rapporto che sarebbe giusto si instaurasse tra San Marino e Unione Europea?

San Marino deve poter tutelare ed esercitare al meglio la propria sovranità a livello internazionale. Il nostro paese ha sempre intessuto relazioni con altri paesi, organismi internazionali ed organizzazioni sovranazionali improntate al dialogo ed alla collaborazione affinché si creassero condizioni e accordi a beneficio della nostra Repubblica. Ritengo che San Marino debba proseguire sulla strada della sottoscrizione di un accordo quadro di associazione con l’Unione Europea per poter trarre il maggiore beneficio in termini di sviluppo economico e di crescita culturale, in virtù delle quattro libertà. Il nostro paese, consapevole della propria dimensione e posizione deve perseguire un accordo che tuteli gli aspetti che per il nostro paese sono fondamentali, come la liberà circolazione delle persone, dei servizi e la fiscalità.

6) Nella storia di San Marino, anche recente, c’è una figura politica a cui si ispira o almeno in cui si riconosce per ideali e valori?

Per me, ma sono sicura anche per molti altri, Clara Boscaglia rappresenta un modello di ispirazione, di impegno politico senza secondi fini, dettato da una forte passione per il proprio paese. Una figura politica che ha saputo ponderare ed attuare scelte con la lungimiranza necessaria per indirizzare il suo paese al miglioramento ed allo sviluppo.

7) Nello scenario politico internazionale, attuale o passato, c’è un personaggio di cui stima l’azione politica? Se si, per quali motivi?

Un personaggio politico che stimo, non tanto per l’appartenenza ad un gruppo troppo radicale, ma per le qualità che ha saputo trasmettere durante la sua attività politica e non solo: passione, dedizione e determinazione. Emma Bonino. Donna di grande intelligenza e tenacia, ha dimostrato sempre una grande dignità nelle sue numerosissime battaglie, anche quelle personali. Una donna che ha saputo guadagnarsi la stima a livello internazionale e che grazie al suo impegno ha contribuito ad accrescere i diritti civili. Un esempio e fonte d’ispirazione per molte giovani donne.

 

8) Ci sono delle esperienze nella sua formazione, nel suo lavoro, nella sua vita (anche politica) che considera propedeutiche o comunque importanti per svolgere nel migliore dei modi il mandato per cui si candida?

La mia formazione ha visto una specializzazione in Scienze Politiche proprio per il mio interesse in questo campo e che ha a sua volta incrementato la mia passione e il mio impegno che si sono tradotti in una candidatura. Anche il mio lavoro ha fomentato la mia voglia di partecipazione per contribuire al rinnovamento. Lavorare a contatto con il pubblico mi permette di capire che le persone hanno necessità che devono essere ascoltate e tradotte in maggiori servizi e servizi qualitativamente migliori. Contribuire ad una positiva trasformazione del nostro Paese attraverso nuove idee e modelli di sviluppo al fine di aumentare il benessere collettivo è ciò a cui aspiro.

9) Ci sono momenti in cui si sente orgoglioso del suo Paese? Quando l’ultima volta?

Il proprio paese deve rappresentare sempre motivo di orgoglio a prescindere dalle scelte e politiche messe in atto. Il Paese rappresenta ciò che siamo, la direzione che vogliamo percorrere, l’evoluzione che non finisce e noi dobbiamo sentirci partecipi e orgogliosi di prendervi parte.

10) Quali sono gli aspetti del suo carattere che ritiene maggiormente importanti per fare politica?

Ritengo che la mia apertura al dialogo e la mia disponibilità al confronto siano alcune caratteristiche basilari per fare politica. Sono portata ad affrontare le cose con impegno e senso di responsabilità, con la speranza di trovare la soluzione migliore ai problemi che si presentano. La mia determinazione mi permette di perseguire gli obiettivi prefissati, con onestà ed umiltà.

11) Quando è nata nella sua vita l’aspirazione all’impegno politico con lo spirito di servizio per la nostra Repubblica? É giunta legata a un fatto scatenante particolare o si è costruita gradualmente nel tempo?

La mia passione per la politica è cresciuta con il tempo. Ho maturato una volontà di partecipazione soprattutto con l’età adulta, quando ho deciso di condividere le mie idee con quelle degli altri per formulare delle proposte a vantaggio del paese. Questo confronto rappresenta sicuramente uno dei momenti più significativi e motivanti.

12) Nella sua vita privata, anche passata, ci sono delle passioni (sport, hobbies, interessi) che ha coltivato e che hanno lasciato il segno dentro di lei? Se si, quali insegnamenti ne ha ricavato?

Ho sempre amato lo sport. Praticare la danza a livello agonistico e far parte di un gruppo ha permesso di far venire fuori la mia determinazione ed il mio spirito di sacrificio per raggiungere un obiettivo. La mia passione per la lettura mi permette di aprire la mente, di comprendere punti di vista diversi dai miei, e, a volte, di trovare risposte ai molti interrogativi che mi pongo.

13) Con la preferenza unica crediamo che gli elettori valuteranno la competenza, le capacità del candidato, le sue motivazioni e l’entusiasmo. Cosa può dire a proposito riguardo le sue? 

Ho inoltrato la mia candidatura dopo aver ben riflettuto sulla reale capacità di mantenere fede ad un impegno di questo tipo e alla richiesta di fiducia nei miei confronti da parte dei cittadini. Con molta umiltà ed onestà mi affaccio in questo mondo per la prima volta, con le mie idee non condizionate e le mie motivazioni più sincere, spinta solo dalla volontà di fare bene.

 

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