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Appalti truccati, 10 arresti al San Camillo di Roma

I reati vanno dalla corruzione all'estorsione, passando per falso, peculato e truffa aggravata

Pubblicato:03-11-2016 09:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:14

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carabinieri

ROMA – Dieci arresti da parte dei Carabinieri per appalti truccati all’ospedale San Camillo di Roma. Nel mirino degli inquirenti sono finiti in particolare i lavori di ristrutturazione fatti in occasione del Giubileo. I reati ipotizzati nel fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica sono quelli di corruzione, turbata libertà degli incanti, estorsione, falsità materiale in atti pubblici, peculato e truffa aggravata.

L’indagine dei Carabinieri della Compagnia Roma Trastevere, nelle province di Roma e Frosinone, ha consentito di disvelare l’esistenza di un fenomeno criminale all’interno dell’azienda ospedaliera San Camillo che ha visto coinvolti 26 indagati.


In particolare, è stata dimostrata la previsione a latere di un appalto di manutenzione, una serie di ulteriori servizi definiti fittiziamente come ‘complementari’ e risultati essere poi duplicazioni di prestazioni già eseguite.

Le investigazioni si sono concentrate anche su due appalti relativi all’attuale Giubileo della misericordia concernenti il progetto per la ristrutturazione del Pronto soccorso e la successiva realizzazione di nuovi posti letto per la Terapia intensiva, nonché sulla ristrutturazione del padiglione Lancisi.

Contestualmente i Carabinieri procederanno al sequestro preventivo di tre immobili per un valore di oltre un milione di euro e delle quote societarie delle tre imprese coinvolte per un valore di 250.000 euro. Si procede, inoltre, al sequestro dei modelli organizzativi, in relazione all’articolo 25 comma 2 del Decreto legislativo 231/01, a carico di una delle società coinvolte.

DIRETTORE GENERALE SAN CAMILLO: NOI PARTE LESA

“Il nostro ospedale risulta essere parte lesa dai comportamenti dei responsabili dei reati per i quali da stamattina sta operando la magistratura attraverso i Carabinieri”. Lo ha detto il direttore generale dell’azienda ospedaliera San Camillo, Fabrizio D’Alba, in merito ai dieci arresti da parte dei Carabinieri per appalti truccati al nosocomio.

“Sui temi evidenziati dagli inquirenti, l’azienda nella persona del direttore generale protempore Antonio D’Urso, aveva riscontrato alcune irregolarità nell’ambito dei procedimenti amministrativi di affidamento degli appalti e segnalato il tutto all’autorità competente dando in questo modo fattivo contributo alle indagini- ha spiegato D’Alba- Contestualmente l’azienda aveva avviato tutte le procedure interne nei confronti del dipendente ‘direttore della struttura tecnica’ arrivando già ad inizio del 2016 al licenziamento dello stesso”.

D’AMATO: SAN CAMILLO AVEVA AVVIATO VERIFICHE, È PARTE LESA

“Ciò che è emerso mi pare chiaro: l’azienda San Camillo ha subito dei danni ed è parte lesa. Sottolineo però che è una delle prime volte in cui emergono indagini su un dirigente pubblico già licenziato da un anno. Questo significa che c’era stata già a monte una verifica ed è un fatto importante”. Così il responsabile della Cabina di regia della sanità laziale, Alessio D’Amato, ha commentato all’agenzia Dire l”Operazione Piramide’, l’inchiesta che ha portato in carcere dieci persone per appalti truccati all’ospedale San Camillo di Roma.

Tra questi c’è Alessandro Agneni, architetto e già direttore dell’unità di ingegneria dell’ospedale San Camillo. “Sono stati prodotti dei danni nei confronti dell’azienda- ha concluso D’Amato- e saranno presi i provvedimenti del caso”.

APPALTI TRUCCATI, EX DG SAN CAMILLO: NON SONO SORPRESO

“Non sono sorpreso. Ma ovviamente sono molto dispiaciuto”. Con queste parole l’ex direttore generale dell’azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini, Antonio D’Urso, ha commentato all’agenzia Dire l”Operazione Piramide’, l’inchiesta che ha portato in carcere dieci persone per appalti truccati all’ospedale San Camillo di Roma.

“L’indagine è partita da una delle tante segnalazioni che io ho fatto all’Autorità giudiziaria, ma non so cosa poi sia stato accertato- ha spiegato D’Urso, che oggi guida l’azienda ospedaliero-universitaria di Sassari- Non sono in contatto con loro, io ho soltanto depositato degli atti”. Tra gli arrestati c’è Alessandro Agneni, architetto e gia’ direttore dell’unita’ di ingegneria dell’ospedale San Camillo. Sul suo licenziamento D’Urso ha precisato di aver attivato, “a seguito di segnalazione di terzi, l’Ufficio procedimenti disciplinari. Quest’ultimo ha accertato che i fatti contestati erano gravi e ha deciso per il licenziamento”.

Interviste di Alessandro Melia, giornalista professionista

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