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Sinistra Unita: “Pronti a una coalizione di centrosinistra”

SAN MARINO - Sinistra unita compie dieci anni, indossa un nuovo look e sa di poter essere l'ago

Pubblicato:03-11-2015 15:26
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:32

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SAN MARINO – Sinistra unita compie dieci anni, indossa un nuovo look e sa di poter essere l’ago della bilancia nell’area “rossa” della politica sammarinese. Dalla sede di via delle Tamerici, vertici, gruppo consiliare e volti storici del partito presentano il nuovo logo che completa il percorso della riunificazione di Rifondazione comunista e Zona franca, dato ormai per assodato, e rilancia la sua azione, ambendo al ruolo di protagonista nella ricostruzione del Paese. E rimarcando la sua identità di partito di sinistra. “Il congresso del gennaio 2015 ha segnato una svolta nel metodo del fare politica, oggi siamo più concreti e collegiali”, spiega la coordinatrice Vanessa d’Ambrosio che ripercorre le tappe anche dolorose dell’ultimo anno, con l’addio dell’ex coordinatore e lo strappo di un ex consigliere e di un gruppo di aderenti. I rapporti con gli alleati di coalizione, C10, proseguono sull’onda della progettualità e delle concretezza, sottolinea, ma non solo. Insieme Su e C10 guardano avanti: “Crediamo in un centrosinistra forte, in alternativa a governi straordinari come quello attuale- sottolinea- ma anche in contrasto alla sua politica di riforme spot”. Al contrario, le riforme attese nel Paese, come quella del lavoro, “le può fare solo un centro sinistra coeso”, chiosa, sapendo di ammiccare alle altre due forze politiche dell’area riformista, Psd e Ps, con cui è aperto un tavolo, ma limitato al confronto su progetti e contenuti, non su future coalizioni.

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Il consigliere Ivan Foschi sottolinea le condizioni per la creazione di una coalizione più allargata: “Il nostro obiettivo- spiega ricordando il documento congressuale- è arrivare alla dialettica di due poli, come chiede legge elettorale”. Da parte delle altre due forze politiche del centrosinistra “c’è chi è più o meno convinto su questo- prosegue- ma noi diciamo no alle ammucchiate, vogliamo due poli distinti, no tavoli e tavolini per andare al governo tutti insieme“. Su questo Foschi sprona Psd e Ps a chiarire “al loro interno” le loro volontà perché governo di centrosinistra e governo straordinario sono “due progetti non conciliabili”. Se il nodo non verrà sciolto Su non ha dubbi: “Faremo opposizione”. E ancora, il capogruppo Tony Margiotta detta le altre condizioni essenziali per realizzare una coalizione di centrosinistra: “L’intesa deve basarsi sui contenuti, la credibilità e l’autorevolezza delle persone, ci vuole ‘pulizia politica’”. Con la questione morale aperta, per giungere alla normalizzazione, i partiti storici devono emarginare certi personaggi, insistono da Su, perché “oggi esistono ancora ambiguità e non si capisce se sono stati cacciati o messi dietro la tendina”. Infine: “Chi non ha a cuore il bene del Paese- conclude Margiotta- è meglio che si faccia da parte, noi vogliamo partner credibili”.


di Cristina RossiGiornalista professionista

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