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Incidenti stradali, 9 morti al giorno. In aumento in città: ecco il rapporto Aci-Istat

In aumento la mortalita' stradale all'interno dei centri urbani (+5,4%), dove si concentrano il 75,5% degli incidenti e il 44,5% delle vittime.

Pubblicato:03-11-2015 10:14
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:32

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incidente autoROMA – Nove morti al giorno sulle strade italiane a causa di incidenti. E’ quanto emerge dal rapporto Aci-Istat presentato questa mattina. A causa dei 177.031 incidenti (-2,5% rispetto al 2013) ci sono stati 3.381 decessi nel 2014 (-0,6% rispetto al 2013, quando sono stati 3.401) e 251.147 i feriti (258.093 l’anno prima): in media ogni giorno 485 incidenti, 688 feriti e nove morti. In aumento la mortalita’ stradale all’interno dei centri urbani (+5,4%), dove si concentrano il 75,5% degli incidenti e il 44,5% delle vittime. Il costo degli incidenti, sempre nel 2014, e’ di circa 18 miliardi di euro.

Il venerdi’ e’ il giorno della settimana in cui si concentra il maggior numero di incidenti stradali: 27.201, pari al 15,4% del totale. La domenica avvengono, pero’, i sinistri piu’ gravi (3,1 morti ogni 100 incidenti), seguita dal sabato (2,3). Nella fascia oraria notturna (tra le 22 e le 6 del mattino), l’indice e’ piu’ elevato fuori citta’.

Distrazione (21,4%), velocita’ elevata (17,3%) e mancato rispetto della distanza di scurezza non adeguate (13,4%) sono i motivi piu’ frequenti di incidenti su strade extra urbane. In citta’, invece, e’ soprattutto la mancata osservanza di precedenze e semafori a causare incidenti (18,6%), seguita da distrazione (15,4%) e velocita’ (9,2%). E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto Aci-Istat sugli incidenti stradali. L’eccesso di velocita’ e’ anche causa della maggior parte delle sanzioni: oltre alle infrazioni legate al mancato possesso di documenti di circolazione e assicurazione o alla sosta vietata, principalmente contestate da Polizia stradale e Polizie locali, nelle prime posizioni si trovano l’eccesso di velocita’, il mancato uso di dispositivi di sicurezza (cinture, casco e sistemi di ritenuta per bambini), ma anche il mancato uso di lenti o l’uso di telefoni cellulari o cuffie.


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