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I due Matteo all’attacco: adesso è allarme rosso per Conte e Pd

L'editoriale di Nico Perrone, direttore dell'Agenzia di stampa Dire, per Direoggi | Edizione del 3 ottobre 2019

Pubblicato:03-10-2019 15:16
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:46

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ROMA – Matteo Salvini e Matteo Renzi all’attacco. I due leader non lasciano spazio, e fiato, agli avversari. Titoli a ripetizione, presenze in ogni dove, blitz che bloccano e cambiano le carte in tavola.

Oggi il leader della Lega è sceso in campo contro il presidente del Consiglio. Fino all’altro ieri sedeva al suo fianco come ministro dell’Interno, ora presenta una interrogazione parlamentare per sapere se non ci sono ‘falsità’ nel curriculum e percorso accademico del premier, qualche trucco per prendersi la cattedra. Non solo, Salvini è partito all’attacco anche sul fronte della delega di Conte sull’attività dei servizi, anche qui lo ha chiamato in causa per gli incontri autorizzati con agenti americani sul “Russiagate”.

Sul fronte opposto, l’altro Matteo, che non perde occasione per rimarcare la bravura e la sua attenzione ai veri interessi degli italiani. Ecco Renzi che stronca l’aumento dell’Iva, ecco l’Italia Viva che si organizza sui territori e scippa al Pd militanti e amministratori. Tra due settimane poi ci sarà la Leopolda, l’appuntamento dove Renzi in gran spolvero e forte dei primi sondaggi incoraggianti, presenterà il suo partito Italia Viva, col nuovo simbolo e pure l’inno di battaglia. Lo farà, c’è da giurarci, con l’annuncio di nuove entrate di peso per spiazzare, ancora una volta, tutti gli altri.


Come farà domani al Festival dei Comuni, dove era previsto un dibattito con alcuni esponenti e Renzi si è autoinvitato. Così domani parlerà a tutti i sindaci, li chiamerà lui a raccolta. Per alcuni esponenti del Pd la cosa ha dell’incredibile. Nessuno ha avuto la forza di opporsi ‘all’intruso’. La questione rischia di allargare il fronte del ‘sospetto’ dentro i Dem. E mentre il capogruppo del Senato Marcucci invita tutti a “liberarsi dal fantasma di Renzi e con la terapia di gruppo” e a non demonizzarlo, altri Dem segnalano ai giornalisti, “con preoccupazione, che Marcucci la sera se ne va in giro per Roma con Faraone, il capogruppo di Renzi al Senato”. Urge un chiarimento.

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