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Occhiali anti-rabbia per far calare gli incidenti stradali

Questi "occhiali tecnologici" sono stati testati nel progetto "DriveFit", studio di Università Cattolica di Milano e Cattolica Assicurazioni

Pubblicato:03-10-2019 14:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:46
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BOLOGNA – Meno ci si distrae, meno ci si arrabbia (o stressa) mentre si è al volante e più si riduce il rischio di fare incidenti. Facile a dirsi, ma più difficile a farsi. Ora però c’è uno specialissimo paio di occhiali che aiuta a controllare lo stress (e quindi non farlo salire alle stelle) e a stare concentrati alla guida. E, a quanto pare, funzionano. Gli “occhiali tecnologici” sono stati testati nell’ambito del progetto “DriveFit”, studio di Università Cattolica di Milano e Cattolica Assicurazioni avviato per confermare che le neuroscienze possono migliorare le prestazioni alla guida.

Questi occhiali, spiega dunque questa ricerca presentata oggi a Milano, “riducono le violazioni e i comportamenti aggressivi alla guida, e aumentano la capacità di gestire l’attenzione e controllare le interferenze esterne”. Cinquanta persone si sono sottoposte a prove di guida simulata per verificare, appunto, quello che i ricercatori chiamano “il potenziale di dispositivi neurofisiologici innovativi indossabili per il potenziamento della concentrazione e la prevenzione delle disattenzioni mentre si è al volante”. Tradotto: prima di prendere il volante sono stati sottoposti a tecniche ‘mindfulness’ (consapevolezza) e di training neuropsicologico con l’aiuto di un’applicazione per smartphone che fornisce consigli per rilassare la mente. Poi hanno indossato gli occhiali tecnologici che consentono di rilevare l’attività elettrica cerebrale di chi li usa e fornire feedback in tempo reale sul grado di concentrazione o stress.

“In questo modo sono stati aiutati a rinforzare il comportamento virtuoso e disincentivare il comportamento inadeguato (distrazioni, calo dell’attenzione, sovraccarico cognitivo)”, elencano l’Ateneo e Cattolica assicurazioni.


Sono state fatte anche delle prove su strada, dopo il training cognitivo, su auto dotate di un dispositivo telematico di Cattolica Assicurazioni che monitora il conducente e dice come si comporta rispetto a limiti di velocità, accelerazioni-decelerazioni, chilometri percorsi e fascia oraria in cui si guida. Ebbene, “in entrambe le prove di guida eseguite in seguito alla fase di training neuropsicologico, i drivers mostrano una performance migliorata al volante, associata anche ad una relativa diminuzione del tempo trascorso sopra i limiti di velocità”.

I guidatori hanno svolto questi ‘allenamenti’ per tre settimane, sempre tenuti sotto controllo, prima e dopo gli ‘esercizi’: le loro performance sono state confrontate con quelle di un gruppo non sottoposto al training per valutare in modo empirico gli effetti dell’intervento con gli occhiali tecnologici. Alla fine, la differenza, assicurano i ricercatori, si vede: chi ha indossato gli occhiali e adottato le tecniche neuropsicologiche per rilassare la mente per favorire la concentrazione alla guida, ha registrato una diminuzione delle violazioni (-8%) e degli atteggiamenti aggressivi (-12%), e un aumento della capacità di gestire l’attenzione e controllare le interferenze dell’ambiente -riducendo i tempi di reazione del 10%- accompagnato da una maggiore attivazione psicofisiologica (+10%).

La ricerca DriveFit è stata condotta dal team dell’unità di ricerca in Neuroscienze sociali e delle emozioni (Dipartimento di Psicologia) dell’Università Cattolica, diretta dalla psicologa Michela Balconi, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni.

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