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Somalia, Maolimuu (Nusoj): “Shabaab avanza, l’Italia nel mirino”

Due giorni fa colpito un convoglio italiano in un agguato

Pubblicato:03-10-2018 11:13
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:38

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ROMA – “Gli islamisti di Al Shabaab hanno conquistato i villaggi alle porte di Balad, ad appena 30 chilometri da Mogadiscio; l’agguato al convoglio italiano è solo l’ultimo segnale”: a parlare con l’agenzia ‘Dire’ è Mohamed Moalimuu, segretario generale del Sindacato dei giornalisti della Somalia (Nusoj), già corrispondente di ‘Reuters’ e ‘Bbc’. Il colloquio si tiene all’indomani dell’imboscata nel quartiere di Hodan, nei pressi della sede del ministero della Difesa.

Il loro bersaglio era proprio il convoglio italiano” sottolinea Moalimuu, convinto che sull’episodio restino però alcune zone d’ombra. Divergenze riguardano anzitutto il numero dei morti, quattro secondo alcune fonti, due secondo altre. Si tratterebbe di passanti, studenti stando ad alcune ricostruzioni, investiti dall’esplosione provocata da un attentatore alla guida di un’autobomba. Nessuna conferma invece sul ferimento di un militare italiano né sull’uccisione di quattro soldati, rivendicata da Abu Musab, il portavoce di Al Shabaab.

Secondo Moalimuu, il contesto è “un progressivo aumento dell’insicurezza” in Somalia e in particolare nella regione di Mogadiscio. “Due giorni fa – sottolinea il giornalista – miliziani ben armati sono entrati con le loro bandiere nere nei villaggi di Mukay Dheere e Yaaq, nei pressi di Balad, snodo chiave situato appena 30 chilometri a nord della capitale”. Sempre questa settimana, Al Shabaab ha effettuato un’incursione a Guduud Buurey, una località 30 chilometri a nord di Baidoa, la capitale dello Stato del Sud-ovest.


In questo contesto operano i militari italiani. Circa 130 sono schierati nella missione dell’Unione Europea ‘Eutm’, istituita nel 2010 per sostenere il governo di transizione di Mogadiscio. Altri 50 militari sono dispiegati nell’ambito della ‘Miadit’ a Gibuti, dove addestrano la polizia locale e quella somala. Alcuni ufficiali di Marina sono infine inquadrati in Eucap, la missione per l’addestramento alle operazioni anti-pirateria.


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