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A Napoli aumentano gli aerei di Capodichino, ma non il rumore sulla città

L'Agenzia DIRE  fa il punto sull'aeroporto di Napoli Capodichino con Armando Brunini, l'Ad della società che gestisce lo scalo, la Gesac

Pubblicato:03-10-2017 17:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:45

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NAPOLI – L’Agenzia DIRE  fa il punto sull’aeroporto di Napoli Capodichino con Armando Brunini, l’Ad della società che gestisce lo scalo, la Gesac.

Dal rumore alla crescita dell’aeroporto, fino alla possibile sinergia con Salerno, ecco tutte le sue risposte.

Cresce “con e per il territorio” la società Gesac, gestore dell’aeroporto internazionale di Napoli, che ha pubblicato il suo primo Bilancio di Sostenibilità in risposta agli obiettivi di sviluppo sostenibile, in termini ambientali, ma non solo, richiesti sia dagli stakeholder che dalla comunità e dal territorio. Il 96% degli aerei che transitano a Capodichino rispetta le procedure antirumore e il livello di accreditamento dell’Airport Carbon Accreditation – il programma ufficiale di certificazione aeroportuale nell’ambito della gestione del carbonio – raggiunge il livello 3 su un massimo di 4. Un rispetto dell’ambiente che parte dalla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni climalteranti e che rende minimo l’impatto delle attività dello scalo sull’ambiente.



“Tutti gli aeroporti oggi sono attentissimi alla sostenibilità. Gesac – spiega l’Ad della società, Armando Brunini – ha pubblicato nel suo bilancio sociale dei parametri ambientali, sottolineando il suo obiettivo: crescere sì ma rendendo i benefici più forti dei disagi. Grazie al rinnovamento delle flotte aeree, più moderne e meno inquinanti, l’impronta acustica, quindi l’impatto del rumore sul territorio, è diminuito nonostante la grande crescita dello scalo“.

“A NAPOLI VERA SVOLTA È STATA PRIVATIZZAZIONE”

“Il nostro approccio non cambierà di una virgola: pur essendo privati gestiamo un servizio di pubblica utilità con grande attenzione”, commenta Brunini.


“Gli azionisti sono liberi di fare le scelte che vogliono – spiega – e se il Comune ha deciso di vendere le azioni avrà i suoi buoni motivi per farlo. Ma non cambierà nulla, siamo già una società a controllo netto privato”. Brunini ammette, però che la “vera svolta” dell’aeroporto di Capodichino “c’è stata con la privatizzazione. Tutti i napoletani vedono la differenza tra il prima e il dopo”.

INTEGRATI A PONTECAGNANO PER AMPLIARE OFFERTA A SUD

Sì all’integrazione tra gli aeroporti di Napoli e di Salerno “per attuare un’offerta più a Sud, nella stessa Campania e fuori dalla Regione”. Gesac, società di gestione degli scali campani, guarda con favore all’idea della Regione di integrare Capodichino e Pontecagnano “perché ci sono tutti i presupposti per una crescita”.


“Abbiamo già firmato un protocollo d’intesa e ora abbiamo ancora 9 mesi per studiare soluzioni di integrazione e comprendere la sostenibilità dell’operazione”. Brunini stima un potenziale di crescita “straordinario” per entrambi gli scali.

“In questo settore – spiega – bisogna guardare lontano e Pontecagnano è strategico per la sua prossimità rispetto alla costiera amalfitana, al Cilento, alla Basilicata, a Matera. Si allarga il bacino di utenza e c’è una complementarietà dei due aeroporti con un aumento della capacità complessiva. Napoli ha spazio per crescere ma è intelligente unire gli sforzi”.

“CON METRO IN POCHI MINUTI DA CENTRO A AEROPORTO”

“Con l’apertura della metropolitana, si arriva dal centro città all’aeroporto in due minuti. Una sola fermata dal Centro direzionale, due da Piazza Garibaldi e si è subito a Capodichino”. Bisognerà aspettare ancora 4 anni per vedere aperta la fermata Capodichino della linea 1 della Metropolitana di Napoli ma Brunini guarda già con favore a quella che sarà una vera e propria rivoluzione per la mobilità dei cittadini napoletani e campani.

“Quest’infrastruttura è per noi una scelta importante, molto strategica”, commenta.


“Oggi – dice – l’intermodalità è doverosa nelle grandi metropoli e con la metropolitana ci sarà un miglioramento importante in termini di accessibilità”. Brunini chiede alle istituzioni il rispetto del cronoprogramma “e ci auguriamo che la nuova fermata possa essere inaugurata nei tempi più rapidi possibili”.

“PER INVERNO A NAPOLI ATTESA CRESCITA A DOPPIA CIFRA”

“Per il prossimo inverno miglioreremo il programma dei voli e ci aspettiamo una crescita a doppia cifra anche in un momento che è solitamente magro, per l’aeroporto e tutto il comparto turistico”. Parola di Armando Brunini, amministratore delegato di Gesac. Commenta che il traffico dell’aeroporto è attualmente “stagionale, va tanto d’estate e poco d’inverno. E’ importante, sia per noi che per il territorio, lavorare a destagionalizzare per una crescita fondamentale per tutti”.


Stime che seguono il trend di crescita dell’estate 2017 “andando indietro negli anni – dice Brunini – non abbiamo mai trovato un anno con un tasso di crescita del genere. Ad oggi, per tutto settembre la crescita è di oltre 23%, superiamo di 3 volte la media nazionale. E nella stagione estiva, il tasso di crescita generale è stato del 25% o del 30% ogni mese. Sono numeri irripetibili, che ci aspettavamo di toccare non oggi, magari nel 2023”.

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