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Ue-AstraZeneca, accordo per le forniture: stop al contenzioso legale

L'Unione europea trova l'accordo con l'azienda per la consegna delle rimanenti dosi e porre fine al ricorso pendente davanti alla Corte di Bruxelles

Pubblicato:03-09-2021 13:23
Ultimo aggiornamento:03-09-2021 16:09

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ROMA – Un accordo che garantirà la consegna delle rimanenti dosi di vaccino anti-Covid agli Stati membri dell’Unione europea, secondo i termini dell’accordo di acquisto anticipato concluso lo scorso 27 agosto 2020 con AstraZeneca. Lo hanno raggiunto l’Ue e la casa farmaceutica produttrice del vaccino anglo-svedese. Lo ha annunciato su Twitter la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, che ha aggiunto: “Siamo lieti di aver trovato una soluzione reciprocamente soddisfacente che avvantaggia i cittadini dell’Unione europea e del mondo attraverso il nostro impegno globale Covax”.

IN ARRIVO ALTRE 135 MILIONI DI DOSI ENTRO FINE ANNO

In una nota diffusa nel pomeriggio dalla Commissione Ue si aggiunge: “L’accordo di transazione prevede l’impegno vincolante per AstraZeneca di consegnare, oltre ai circa 100 milioni di dosi resi disponibili fino alla fine del secondo trimestre, altri 135 milioni di dosi entro la fine del 2021 (60 milioni di dosi entro la fine del terzo trimestre e 75 milioni di dosi entro la fine del quarto trimestre) e le restanti dosi (65 milioni) entro la fine di marzo 2022. In questo modo verrà consegnato un totale di 300 milioni di dosi, come previsto dal contratto“. Secondo la Commissione, “gli Stati membri saranno regolarmente informati sui calendari di consegna ed è prevista l’applicazione di un massimale di sconto in caso di ritardi nelle consegne“.

LA COMMISSARIA UE: “ASTRAZENECA È SICURO, EFFICACE E SALVA VITE”

Kyriakides ha poi tenuto a precisare che “il vaccino di AstraZeneca è sicuro ed efficace contro il Covid-19 e sta salvando vite in tutto il mondo ogni giorno. I nostri sforzi per aumentare ulteriormente la capacità di produzione e le vaccinazioni in tutta l’Ue e nel mondo continueranno senza sosta. La solidarietà vaccinale è e rimane il nostro marchio di fabbrica”, ha concluso. In base all’accordo verrà inoltre messa la parola fine al contenzioso pendente davanti alla Corte di Bruxelles.


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