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VIDEO | TRAILER | ‘Mio fratello rincorre i dinosauri’, il 5 settembre in sala il film con Gassmann e Ragonese

Opera prima di Stefano Cipani, tratto da una storia vera raccontata nel romanzo di Giacomo Mazzariol: l'arrivo in famiglia di un fratello down

Pubblicato:03-09-2019 06:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:39

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VENEZIA – Quando si e’ bambini e’ naturale credere a qualsiasi cosa i genitori ci dicano. E così se mamma e papa’ annunciano l’arrivo di un fratellino “speciale” e tu non desideravi altro, la reazione non puo’ che essere una gioia infinita, mentre in te cresce la convinzione che quel bambino sara’ certamente dotato di superpoteri. La realta’ e’ ben diversa e crescendo scoprirai che tuo fratello, in realta’, e’ affetto dalla sindrome di down. Succede in “Mio fratello insegue i dinosauri”, opera prima di Stefano Cipani, tratto da una storia vera, raccontata nel romanzo di Giacomo Mazzariol.

La pellicola, distribuita in 250 copie, sara’ nelle sale dal prossimo 5 settembre.

“E’ un film di giovani, c’e’ un romanzo scritto da un ragazzo che all’epoca aveva 18 anni ed è diretto da un altro che ne ha 33. E’ una storia che mi piace perche’ affronta temi importanti”, ha raccontato Alessandro Gassmann, uno dei protagonisti del film, ieri a Venezia, dove la pellicola e’ stata proiettata durante la Mostra del Cinema.


“E’ un film che parla di comunicazione, di vergogna, presenta una famiglia che con la nascita di Gio e’ costretta ad ascoltarsi di piu’. Probabilmente se ci fossero piu’ famiglie Mazzariol nel nostro Paese ci troveremo in condizioni migliori di quelle in cui ci troviamo”, ha aggiunto l’attore.

“In ‘Mio fratello insegue i dinosauri’ i nuclei emozionali ed emotivi vengono rimaneggiati filmicamente- ha dichiarato Giacomo Mazzariol- È stato un exploit del mio libro, e’ diventato un film corale, che fornisce piccoli insegnamenti“.

Della stessa opinione Isabella Ragonese, in conferenza al Lido insieme a Rossy De Palma e al resto del cast, la quale nel film interpreta la madre di Gio’ e la moglie di Alessandro Gassmann. “La risposta che danno i personaggi è comunitaria, è una cosa rivoluzionaria ai giorni d’oggi, dominata dall’individualismo”, ha concluso Ragonese.

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